Come evolverà l’economia italiana nel 2024? Abbiamo chiesto in proposito una valutazione a Maria Paola Toschi, Global Strategist di J.P. Morgan A.M., intervenuta a Lugano per illustrare le prospettive economiche del nuovo anno, dopo il pronunciato calo dell’inflazione succedutosi anche in Italia e l’approvazione del bilancio di previsione del governo Meloni da parte della Commissione europea, con l’avallo ricevuto in proposito anche per gli investimenti relativi al PNRR che presumibilmente sosterranno l’economia della Penisola con effetti durevoli fino al 2025. Previsioni d’inizio anno di Corrado Bianchi Porro Quando sono dunque presumibili i primi ribassi dei tassi? Noi a J.P. Morgan li prevediamo abbastanza avanti: diciamo nella seconda metà del 2024 se non accadono fattori imprevisti. Uno dei rischi è il fatto che i mercati tendono sempre a portarsi avanti per anticipare questo evento che - evidentemente - sarà molto importante per l’economia. D’altra parte, questa evenienza già nel 2023 ha spesso causato un eccesso di volatilità. Perché poi i mercati hanno dovuto riprezzare lo scenario persistente dei tassi elevati. In effetti, gli aumenti dei tassi d’interesse stabiliti dalla Banca Centrale Europea per frenare l’improvvisa ed allarmante fiammata dell’inflazione registrata a fine 2022 e nel corso dei primi mesi del 2023, non hanno ad oggi innescato una spirale depressiva né un pronunciato aumento dei fallimenti aziendali, pur se oggi si registra un visibile rallentamento del settore immobiliare a motivo dell’aumentato costo dei nuovi mutui e della progressiva scadenza degli incentivi al rinnovamento edilizio urbano. D’altra parte, anche la Svizzera, che nel 2023 è rimasta per molti versi riparata dagli eccessi dell’inflazione, ha particolarmente sofferto - nel settore bancario - gli effetti perversi dell’incremento degli oneri sui prestiti. Un fatto che per altro si è evidenziato pure negli Stati Uniti ad inizio marzo 2023, con il fallimento delle banche regionali americane, sebbene l’economia sia riuscita ad assorbirlo positivamente ed a sterilizzarlo per una serie composita di motivazioni. Indebitamento e immobiliare sono in effetti i settori più sensibili al rialzo dei tassi che può maggiormente riservare qualche sorpresa tra i fattori di rischio, specie a seguito delle previsioni di un possibile prolungamento di tassi elevati prima di un’inversione di tendenza, secondo le stime dell’Ocse. La Rivista Italiche Maria Paola Toschi, Global Strategist di J.P. Morgan AM La Rivista · Dicembre 2023 6
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