Cinque anni fa aveva annunciato pubblicamente di essere affetto da un tumore, ma nonostante la malattia è rimasto molto attivo, continuando in particolare a organizzare esposizioni. Durante la sua vita, il mecenate non ha mai annunciato un successore alla direzione dell'istituzione culturale. Nel 2019 - come si legge all’indomani della sua morte in un articolo di Swissinfo - ha invece creato la Fondazione che porta il suo nome, per gestire e distribuire il suo patrimonio. "Sono giunto a un'età nella quale ho voglia di mettere le cose in ordine creando una fondazione che potrà dar seguito ai miei anni di mecenatismo in ambiti quali musica, spettacolo, storia e sport", aveva annunciato allora ai media. Ma in un'intervista rilasciata alla trasmissione #Helvetica della Radiotelevisione svizzera di lingua francese RTS alcune settimane fa ha detto: "Quando non ci sarò più, non ci saranno più nemmeno i milioni di visitatori ogni È morto Léonard Gianadda, il mecenate di Martigny Léonard Gianadda è deceduto domenica 3 dicembre all'età di 88 anni. A Martigny, nel canton Vallese, lascia la Fondazione Pierre Gianadda, così chiamata in memoria del fratello, che è oggi un museo di fama internazionale, dove milioni di persone giungono per ammirare le opere dei più grandi maestri del 19esimo e del 20esimo secolo. anno a Martigny”. Questo, perché la formula da lui applicata per portare grandi artisti nella piccola cittadina vallesana, sarebbe stata "una formula esclusiva" che solo lui era capace di mettere in atto. Una questione di personalità Gianadda ha in effetti dimostrato una grande capacità di sviluppare contatti con i maggiori musei del mondo e questo nonostante il fatto che Martigny "non avesse nulla da donare, nulla da prestare, nulla da scambiare", come fanno di solito i musei. "Il problema è ricevere un appuntamento, ma una volta fissato, la cosa funziona". Una questione, insomma, di personalità. Nel 2010, aveva inaugurato con la moglie Annette una fondazione a scopo sociale. Nel 2015 si era impegnato a favore dei rifugiati siriani, mettendo a disposizione cinque appartamenti per altrettante famiglie sull'arco di cinque anni. Un'azione ovvia per l'uomo, il cui nonno, un italiano, era stato accolto da immigrato in Svizzera. Origini italiane che, ha detto a #HelLa Rivista Cultura Léonard Gianadda La Rivista · Dicembre 2023 64
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