di autorizzazione semplificate per la produzione di energie rinnovabili, la riduzione alle sovvenzioni dannose per l’ambiente, la diffusione di competenze necessarie per far proseguire tale transizione. Una serie di investimenti andrà al miglioramento della rete elettrica, dell’efficienza energetica dei processi di produzione delle aziende, al rafforzamento dei mezzi ferroviari e agli autobus a zero emissioni. Altri importanti investimenti sono tesi alla preparazione digitale – alla transizione digitale sono destinate il 25,6% delle risorse totali, contro il 25,1% del piano originario - e allo sviluppo di tecnologie avanzate, al sostegno di start-up e di ricerca e sviluppo. Tra gli obiettivi vi è il miglioramento della digitalizzazione della pubblica amministrazione e delle imprese, lo sviluppo delle competenze digitali e delle tecnologie. Sono incluse anche importanti misure per il settore sanitario, per rafforzare l’efficacia delle politiche attive del mercato del lavoro, il sistema educativo e per ridurre la disparità regionali. Dopo il rallentamento della crescita economica registrato in Italia – con lo -0,4% di variazione del Pil del secondo trimestre di quest’anno e la stagnazione del terzo trimestre – e in Europa – anche in Germania il Fondo monetario internazionale si attende una diminuzione del Pil per il 2023 di mezzo punto percentuale rispetto al 2022, - si punta sul PNRR per la ripresa e il rafforzamento del sistema produttivo italiano. Intanto si consolida la fase espansiva dell’occupazione: l’aumento degli occupati è stato del 2,4% tra il 2021 e il 2022 e del 2% tra i primi sei mesi del 2022 e del 2023. Anche il numero degli inattivi è sceso del 3,6% tra il 2021 e il 2022 e tra il primo semestre del 2022 e quello del 2023, mentre le persone in cerca di occupazione sono scese sotto la soglia dei 2 milioni. Stando alla fotografia della società italiana dell’ultimo rapporto del Censis, tuttavia, il nostro Paese resta all’ultimo posto nell’Unione europea per il tasso di attività e occupazione: quest’ultimo, tra la popolazione di età compresa tra i 15 e i 64 anni, è pari al 60,1%, ancora distante di quasi 10 punti rispetto al dato medio europeo, che è 69,8% - e per le donne è fermo al 51,1% contro il 64,9% della media Ue. Il Censis fa notare anche che se si raggiungesse il livello medio europeo del tasso di occupazione, ci sarebbero circa 3,6 milioni di occupati in più, compensando largamente il numero delle persone che sono ancora in cerca di un occupazione. Il capitolo spinoso del Patto di stabilità Oltre alla guerra in Ucraina, la nuova fase di incertezza si acuisce ora con il conflitto in Medio Oriente, e questo nonostante la politica monetaria della Banca centrale europea sia riuscita nel suo intento di far scendere l’inflazione – scesa al 2,4% a novembre nell’area euro, il valore più basso dal luglio 2021. Altro capitolo spinoso di queste ultime settimane resta il negoziato per il nuovo patto di stabilità, sui cui il ministro dell’Economia italiano Giancarlo Giorgetti ha fatto il punto alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato nelle scorse settimane. La novità principale del nuovo regola- “Siamo l’unico Paese ad aver ottenuto la quarta rata del PNRR”, ha dichiarato soddisfatto il ministro degli Affari Europei, Raffaele Fitto La Rivista · Dicembre 2023 16
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