Il Rapporto Regionale PMI 2023, realizzato da Confindustria e Cerved in collaborazione con UniCredit, approfondisce la struttura e l’evoluzione dello stato di salute delle piccole e medie imprese (PMI) italiane da una prospettiva territoriale, analizzando i conti economici delle circa 160mila PMI italiane, con stime del 2022. Evoluzione e stato di salute delle piccole e medie imprese (PMI) italiane di Corrado Bianchi Porro 4,3% a livello nazionale (il 29,4% delle fatture nel dicembre 2022 contro il 25,1% di un anno prima). I valori più elevati si toccano tuttavia nel Mezzogiorno (39,6%; +5,8% su base annuale) e nel Centro (32%; +2,9% sull’anno). Più contenuti i mancati pagamenti nel Nord-Est (22,7%) e nel Nord-Ovest (27,2%). Il leverage è stimato in aumento del 2% nel 2022 (da 62,6% nel 2021 a 64,6% nel 2022), con gli incrementi maggiori nel Centro (da 72.6% a 75% nel 2022) e Nord-Ovest (60.9% nel 2021 vs 63.2% nel 2022), mentre il Nord-Est (58,9% nel 2022) e il Mezzogiorno (68,3% nel 2022) registrano aumenti al di sotto della media nazionale. I fallimenti calano del 34,7% su base annua (661 nel 2022 vs 1013 nel 2021) e le procedure non fallimentari del 49,4% (da 330 nel 2021 a 167 nel 2022). Il calo dei fallimenti è assai marcato nel Mezzogiorno (da 230 a 126) e Nord-Ovest (da 341 a 197), mentre le procedure non fallimentari si riducono nel Nord-Est (-60,2%) e Centro (-55,3%). Il triplice shock Il Rapporto è stato presentato nel giugno 2023, in un momento complicato per le PMI, segnato dal triplice shock che ha colpito le economie: la pandemia, l’invasione dell’Ucraina e ritorno dell’inflazione, col conseSostanziale tenuta del fatturato Sul fronte dei conti economici si evidenzia una sostanziale tenuta del fatturato (+2,4%), valore aggiunto (+1,4%) e margine operativo lordo (+2,9% il MOL - margine operativo lordo), che recuperano i livelli del 2019 (rispettivamente +9,1%, +8,7% e +14,9%). La tenuta del fatturato rispetto al 2021 si manifesta con diverse intensità tra le varie aree (+2,5% per Nord-Ovest e Centro, +2,1% per Nord-Est e Mezzogiorno). I primi effetti dell’inflazione e dell’aumento del costo del debito fanno oggi contrarre la redditività netta e gli utili. Nel 2022 si stima infatti un calo del ROE (Return on Equity) dello 0,6% (dal 12% all’11,4%). La riduzione della redditività è più marcata nel Centro (dall’11,4% 2021 al 10,4% del 2022) e nel Mezzogiorno (dal 13% del 2021 al 12,2%), con il Nord-Est e il Nord-Ovest che soffrono di meno (dal 12,5% del 2021 al 12,1% del 2022 per il Nord-Est e dall’11,5% all’11,1% nel Nord-Ovest). In parallelo, la quota delle PMI in perdita passa dal 12.2% del 2021 al 27.9% del 2022, con effetti più rilevanti nel Centro (dal 13,4% al 29,8%). Il peggioramento della congiuntura genera impatti anche sulle attitudini di pagamento delle PMI: i mancati pagamenti sono attesi in rialzo del La Rivista Italiche La Rivista · Settembre 2023 7
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