La Rivista

Gli orologi scheletrati: OPERE D’ARTE IN MINIATURA Il primo orologio scheletrato fu creato da André-Charles Caron intorno al 1760. Nato nel 1698, Caron era un maestro orologiaio alla corte di Re Luigi XV di Francia. Era figlio di un orologiaio e fu suocero di un altro famoso orologiaio francese, Jean-Antoine Lepine, il cui contributo all’orologeria, che precedette di pochi anni l’invenzione di Caron, fu la semplificazione dei movimenti degli orologi da tasca, un’innovazione che aprì la strada allo sviluppo dell’orologio moderno. Forse grazie all’influenza dell’Illuminismo1, Caron ebbe l’idea di rendere visibile la meccanica interna degli orologi da tasca, rimuovendo il quadrante e scheletrando il movimento. Questa fu la nascita dell’orologio scheletrato, oggi considerato la massima forma di eleganza architettonica e di artigianalità orologiera. Cosa sono gli scheletrati Negli orologi scheletrati, il movimento è intagliato appositamente per abbellimento, fino a quando rimangono solo le parti più essenziali, senza però influenzare la funzionalità e l’affidabilità dell’orologio. La scheletratura è il risultato di un lavoro fatto a mano e richiedente un’eccezionale maestria orologiera o tramite processi moderni di design e manifattura assistita da computer (CAD-CAM)2. Lo scopo della scheletratura è quello di creare trasparenza e rivelare gli elementi del movimento come il bilanciere, la molla principale e lo scappamento, e il loro interagire insieme per misurare il tempo ( Fig. 1). Il movimento scheletrato è visibile attraverso il quadrante trasparente che manca parzialmente o completamente, e spesso anche attraverso la parte posteriore della cassa dell’orologio consentendo così a chi lo indossa di vedere il movimento dai due lati. La rinascita dell’ orologio scheletrato Dopo l’epoca di Caron, gli orologi scheletrati persero di popolarità e furono dimenticati. Riemersero nella prima metà del XIX secolo quando Samuel Frederic Ravené, orologiaio alla corte di Re Federico Guglielmo III di Prussia, creò un orologio da tasca con ripetizione dei quarti, con movimento scheletrato e rifinito con decorazioni visibili attraverso il centro trasparente del quadrante ( Fig. 2). Nel 1860, Patek Philippe produsse una piccola serie di orologi da tasca scheletrati da esposizione, per mostrare il savoir faire orologiero del marchio. Questi orologi furono eventualmente commercializzati un secolo dopo a partire dalla fine degli anni ‘70. di Sergio Galanti La Rivista Visioni del tempo Coniugano minimalismo con complessità meccanica alla ricerca della perfetta eleganza, pur preservando integrità strutturale e affidabilità. Fig. 1 - Roger Dubuis Excalibur Fig. 2 - Samuel Frederic Ravené, Orologio da Tasca, Ripetizione dei Quarti La Rivista · Settembre 2023 54

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