La Rivista

via, Lucerna, Vallese furono interessati ad accesi dibattiti e scontri sulle rispettive costituzioni cantonali. A Lucerna, i liberali organizzarono i Corpi franchi, gruppi di volontari che avevano il compito di rovesciare il governo. I falliti tentativi di quelle azioni ebbero come conseguenza il rafforzamento dell’intesa tra i Cantoni cattolici di Lucerna, Uri, Svitto, Nidvaldo, Obvaldo, Zugo, Friburgo e Vallese che, come ai vecchi tempi, strinsero un patto segreto, chiamato del Sonderbund (Lega speciale). Fin qui nulla di male, il Patto del 1815 non proibiva l’aggregazione tra i Cantoni per la difesa dei loro particolari diritti e dei loro territori. Ma, quando si diffuse la voce che i Cantoni del Sonderbund avevano ottenuto promesse di aiuto da parte dell’Austria del Metternich, dal Regno di Sardegna di Carlo Alberto di Savoia e dalla Francia di re Luigi Filippo d’Orleans, i Cantoni liberali decisero di prevenire l’eventuale intervento straniero prima che quel «tradimento potesse produrre i suoi effetti». La Costituzione federale del 1848 Come prima cosa chiesero lo scioglimento del Sonderbund. Intanto alcuni Cantoni, attraverso votazioni o veri e propri colpi di mano, passarono dai liberali ai radicali, che nel 1847 ottennero la maggioranza nella Dieta. Di fronte agli otto Cantoni del Sonderbund (Lucerna, Uri, Svitto, Zugo, Friburgo, Vallese e i due semi-cantoni di Nidvaldo e Obvaldo), si trovarono i dodici radicali (Zurigo, Berna, Glarona, Soletta, Sciaffusa, San Gallo, Grigioni, Argovia, Turgovia, Ticino, Vaud, Ginevra). Neuchâ tel si dichiaro neutrale, mentre i voti opposti dei semi-cantoni dell’Appenzello Interno ed Esterno, e quelli di Basilea Citta e Campagna, si annullavano a vicenda in quanto per contare avrebbero dovuto votare nello stesso modo. Forti dei numeri in seno alla Dieta, nel luglio del 1847, i radicali fecero dichiarare il Sonderbund illegale e quindi ne chiesero lo scioglimento anche manu militari, cioe con l’uso della forza. Era la guerra civile. La fortuna volle che il comando delle truppe federali fosse affidato a Guillaume-Henri Dufour (1787-1875), un moderato ginevrino, nominato generale per l’occasione (21 ottobre 1847), con l’obiettivo dichiarato «non di andare a combattere dei nemici, ma piuttosto di riportare la pace tra fratelli», astenendosi da ogni eccesso e attenendosi ai piu rigorosi principi umanitari nel corso degli scontri. Dufour si mosse, quindi, alla testa di circa 20.000 uomini e 60 cannoni contro 12.000 avversari, che disponevano di 31 cannoni. La guerra fu di breve durata. Friburgo e Zugo si arresero rispettivamente il 13 e il 21 novembre 1847. Dopo aver sconfitto, il 23 novembre, le forze del Sonderbund a Gislikon e Rotberg, le truppe federali entravano l’indomani vittoriose in Lucerna. Gli scontri si conclusero con 98 morti e 493 feriti. Il 30 novembre, il Sonderbund fu costretto a riconoscere la sconfitta e a rinunciare per sempre ai soccorsi promessi dai regimi conservatori e reazionari europei, che, di li a poco, sarebbero stati investiti e travolti, a loro volta, dalla tremenda tempesta del ‘48 rivoluzionario. Il fatto che i Cantoni del Ticino e di Soletta, cattolici e liberali, in nome del progresso, si fossero schierati con la Confederazione contro il Sonderbund, dimostra che, in realta, non si era trattato di uno scontro religioso, ma piuttosto di un conflitto tra radicali e conservatori. Questa tesi trova ampia conferma nel fatto che il comando dell’esercito del Sonderbund era stato affidato al riformato Johann-Ulrich von Salis-Soglio (1790-1874) e quello dell’esercito confederato al conservatore-moderato Guillaume-Henri Dufour. I federali riuscirono a convincere i vinti a partecipare alla revisione del Patto federale del 1815, per la creazione di uno Stato moderno con particolari poteri centralizzati, accettati e condivisi da tutti. Mentre il Quarantotto rivoluzionario squassava ancora l’Europa intera, in Svizzera, per tutto il primo semestre del 1848, si era proceduto di comune accordo alla revisione totale del Patto del 1815. Il 12 settembre, dopo essere stata accettata dal popolo a larga maggioranza, la Dieta dichiaro la nuova Costituzione legge fondamentale della Confederazione e gia nel successivo mese di ottobre, furono scelti i membri del Consiglio nazionale e del Consiglio degli Stati (potere legislativo), che il 16 novembre elessero in Assemblea congiunta i primi sette membri del Consiglio federale (potere esecutivo). Nacque cosi la prima Costituzione svizzera senza ingerenze estere, che dava al Paese una nuova organizzazione politica con una capitale fissa, una moneta unica, un solo sistema di pesi e misure, un’Assemblea federale, formata da due Camere e un Consiglio federale di sette membri in rappresentanza di tutta la Nazione, «senza distinzione di lingua o di religione». La Rivista · Settembre 2023 53

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