permanenza in Italia di studenti ivi formati, mediante razionalizzazione degli incentivi per il rientro in Italia di persone ivi formate e occupate all’estero”. Oggetto della delega anche la revisione della disciplina doganale: il Governo in questo caso è chiamato ad operare per il riassetto del quadro normativo in materia; per completare la telematizzazione delle procedure e degli istituti doganali; migliorare il coordinamento tra le Autorità doganali e semplificare le verifiche, potenziando lo Sportello unico doganale e dei controlli; riordinare le procedure di liquidazione, accertamento, revisione dell’accertamento e riscossione; e, infine, rivedere la revisione dell’istituto della controversia doganale. Strumenti finanziari a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese In Gazzetta anche il decreto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale “Disciplina degli strumenti finanziari a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese, a valere sul Fondo rotativo 394/81”. Il Fondo 394/81 è uno strumento di finanziamento SIMEST, in convenzione con la Farnesina, nato per supportare gli investimenti per la crescita estera delle imprese italiane. Ha una dotazione di 4 miliardi di euro e si rivolge in particolare alle imprese con sede legale e operativa in Italia, regolarmente costituite e iscritte al registro imprese. Tutte le linee di intervento Simest prevedono la concessione di un finanziamento a tasso agevolato. Le PMI innovative, giovanili, femminili o con sede operativa al sud e le imprese con requisiti di sostenibilità, possono inoltre accedere ad una quota di cofinanziamento a fondo perduto fino al 10% dell’importo dell’intervento agevolativo con un massimale di 100.000 euro. Sei le linee di intervento del Fondo: Transizione digitale o ecologica (per la realizzazione di investimenti per l’innovazione digitale e/o per la transizione ecologica, nonché per il rafforzamento patrimoniale dell’impresa); Partecipazione a fiere internazionali, mostre e missioni di sistema (per promuovere la partecipazione delle imprese e del loro business a eventi internazionali); Inserimento mercati esteri (per agevolare l’apertura di strutture commerciali permanenti all’estero); Temporary Manager (per supportare l’inserimento temporaneo di figure professionali specializzate in azienda); E-Commerce (per lo sviluppo di soluzioni e-commerce attraverso l’utilizzo di un market place o di piattaforme informatiche sviluppate in proprio); e, infine, Certificazioni e consulenze (per agevolare consulenze specialistiche e studi di fattibilità per l’internazionalizzazione dell’impresa e l’ottenimento di certificazioni di prodotto, per la tutela di diritti di proprietà intellettuale, di certificazioni di sostenibilità e innovazione tecnologica). Fondo per il sostegno alla transizione industriale Altre risorse sono state disposte attraverso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Con l’obiettivo di sostenere i programmi di investimento delle imprese nella tutela ambientale, infatti, il Mimit ha stanziato 300 milioni di euro a valere sul “Fondo per il sostegno alla transizione industriale”. Le imprese di qualsiasi dimensione del territorio nazionale, in particolare quelle che operano nei settori estrattivo e manifatturiero, potranno chiedere agevolazioni nella forma del contributo a fondo perduto, per programmi di investimento che perseguono: l’efficientamento energetico; il cambiamento fondamentale del processo produttivo; l’installazione di impianti da autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, idrogeno e impianti di cogenerazione ad alto rendimento; e la riduzione dell’utilizzo delle risorse tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate. I programmi dovranno prevedere spese complessive ammissibili di importo compreso tra 3 e 20 milioni di euro. La domanda per le agevolazioni dovrà essere inviata dal 10 ottobre al 12 dicembre 2023 allo sportello online Invitalia. Altri 400 milioni sono destinati alle imprese del Mezzogiorno: a partire dal 18 ottobre, le micro, piccole e medie imprese di Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna potranno presentare domanda per le agevolazioni previste dalla misura “Investimenti sostenibili 4.0”. Si tratta dei fondi previsti dal Programma Nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale” FESR 2021-2027 per incentivare investiLa Rivista Burocratiche La Rivista · Settembre 2023 20
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