La Rivista

mentale per la competitività dell’Europa in futuro”, sia a livello industriale che per la tutela dell’ambiente e delle persone. La sfida è la realizzazione di una transizione ecologica equa, che non penalizzi le fasce sociali più deboli, che tenga insieme “agricoltori, famiglie e industria”, una sfida che si presenta assai impegnativa specie alla luce delle tensioni economiche attuali che Von der Leyen riconduce sostanzialmente a tre questioni principali: la carenza di manodopera e di competenze, l’inflazione e la necessità di agevolare l’attività economica delle imprese in Europa. La carenza di manodopera è in primo luogo “una delle strozzature più significative per la competitività dell’Unione”, argomento su cui la Presidente della Commissione chiede un aiuto a Mario Draghi, chiamato a preparare una relazione proprio sul futuro della competitività in Europa. Per la lotta all’inflazione, il cui livello resta “persistentemente elevato”, viene richiamato invece l’impegno della Banca centrale europea, anche se “il ritorno all’obiettivo a medio termine della Bce richiederà tempo” – ammette Von der Leyen; mentre per l’agevolazione delle attività economiche annuncia la nomina di un rappresentante dell’Ue per le piccole e medie imprese e un rinnovato impegno sul fronte della riduzione degli obblighi burocratici, europei e nazionali, e per il rafforzamento della sicurezza economica. In questo quadro rientrano anche gli interventi tesi a garantire una competizione equa sul mercato globale, con un commercio aperto e misure che contrastino la corsa al ribasso – riferita in particolare alla Cina. Un’ampia parte del discorso è dedicata inoltre all’intelligenza artificiale, al mondo digitale e al quadro normativo che essa richiede e a cui l’Europa deve concorrere, fondato su misure protettive, governance e guida dell’innovazione. Complessità delle sfide globali Infine, le sfide globali più critiche, come la gestione dei flussi migratori, il sostegno all’Ucraina anche attraverso la proroga della protezione temporanea degli ucraini all’interno dell’Unione e le risorse destinate alla sua ricostruzione, la spinta per l’allargamento dell’Unione e per un ulteriore approfondimento della sua integrazione. Per far fronte al complesso quadro geopolitico dell’Africa, Von der Leyen richiama poi la necessità che l’Europa ritrovi la stessa unità di intenti mostrata con l’Ucraina, in particolare per gli investimenti in loco e per un’efficace gestione dei flussi migratori, che sappia coniugare “sicurezza” e “umanità”, “efficacia” e “compassione” e annuncia che la Commissione organizzerà presto una Conferenza internazionale sulla lotta contro la tratta di esseri umani. La gestione della questione migratoria Proprio la gestione migratoria è stata l’oggetto delle critiche mosse al discorso della Presidente della Commissione da alcuni dei rappresentanti al Parlamento europeo, in particolare la sua dichiarazione sulla volontà di stipulare accordi come quello firmato a luglio con la Tunisia e che per molti è un finanziamento a favore di un regime autoritario responsabile di violazioni dei diritti umani. Che l’Unione sia tuttavia ancora molto lontana da una gestione efficace dei flussi lo dimostra quanto avvenuto in queste settimane nell’isola italiana di Lampedusa, in cui migliaia di persone sono approdate nel giro di pochi giorni mettendo a dura prova le strutture di prima accoglienza e gli abitanti del luogo. Una situazione così critica che ha spinto la stessa presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni a recarsi sull’isola e a ricevere lì la presidente Von der Leyen, per richiamare ancora una volta l’Europa ad una responsabilità comune. Nella conferenza stampa al termine della visita, la Presidente della Commissione ha così presentato un piano immediato in 10 punti che prevede il rafforzamento del sostegno all’Italia da parte dell’Agenzia dell’UE per l’asilo e della guardia di frontiera e costiera europea per la registrazione degli arrivi; il sostegno al trasferimento dei migranti Il Green Deal europeo è fondamentale per la competitività dell’Europa in futuro La Rivista · Settembre 2023 16

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