La Rivista

La Rivista L’Italia a tavola Lo stivale regionale dei Formaggi d’Italia ABRUZZO Nella nostra particolare suddivisione dell’Italia (Nord, Centro, Sud e Isole) abbiamo iniziato la descrizione regionale del Centro con la regione Marche ed ora, scendendo, troviamo l’Abruzzo. Il Mare Tirreno a ovest e l’Adriatico ad est evidenziano la parte centrale dello stivale, sostenuto dagli Appennini più o meno in asse nel senso longitudinale. Il territorio è prevalentemente collinare e montuoso. I rilievi più alti sono il Cimone, a cavallo tra Emilia Romagna e Toscana, le Alpi Apuane in Toscana, il massiccio del Gran Sasso e la Maiella in Abruzzo. La restante parte appenninica è prevalentemente collinare. di Rocco Lettieri D al punto di vista climatico la parte mediana dell’A- driatico è caratterizzata da influssi mediterranei, quindi senza abbondanti precipita- zioni, più intense nel periodo autun- nale. Ciò nonostante, nei mesi più freddi può nevicare anche a quote basse e sulla costa. Le stagioni più piovose sono l’autunno e la prima- vera. Il clima resta comunque di tipo mediterraneo. Dalle Marche al Moli- se, si può parlare di zone a clima tem- perato fresco continentale. L’inverno è freddo e l’estate è calda nelle valli e più fresca sulle montagne. Abbiamo la montagna e il mare, il Gran Sasso e la Maiella e l’Adriatico che è verde e selvaggio come i pascoli. Un territorio che si descrive nei tratti decisi delle sue montagne, le più alte dell’Appennino, nel carattere asciutto ma ospitale dei suoi abitanti nelle consuetudini pastorali. Naturalmente il mare influisce notevolmente sulle temperature e sulla piovosità, che scarseggia generalmente, tranne in qualche zona interna. Variazioni di temperatura che, nonostante la loro media sia nettamente più alta che negli altri territori italiani, determinano vegetazioni differenti fra le zone costiere e quelle interne. Le erbe scarseggiano e i territori sono più impervi rispetto a quelli di altre zone del centro Italia. La transumanza, come abbiamo già letto, è una storia millenaria, contiene in sé l’esperienza antichissima di quella prima migrazione che portò da Oriente gli armenti e gli uomini che conoscevano l’arte di fare il formaggio. I tratturi sono tracciati che incidono la montagna, lungo i quali si incontrano altari, ripari, focolari, che aiutano a capire il lungo cammino che pastori e greggi percorrevano e ripercorrevano ogni anno. Ancora oggi a fine settembre si La transumanza La Rivista · Marzo 2023 92

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