La Rivista

Giappone, Olanda, Belgio, Canada, Danimarca, Svezia. Un quadro che si mantiene stabile. L’anteprima, tenutasi come al solito nei locali del Museo di Arte Moderna e Contemporanea De Grada, ha visto in lizza 43 produttori con in degusta- zione 47 Vernaccia di San Gimignano 2022, 16 Vernaccia San Gimignano 2021 e altre 4 del 2020; poi 5 Selezione 2021, 10 Selezione 2020 e 8 Vernaccia di San Gimignano Riserva 2019. Ma ritorniamo indietro raccontan- do che la mattina del 16 Febbraio, mattinata fredda e pungente, nella Sala Dante, il luogo più affascinante di tutta la storia toscana, si è tenuta una Master Class dal titolo: Timeless Vernaccia di San Gimignano – Ver- ticale di 12 annate Vintage , scelte dal MV toscano (unico ancora in Italia) Gabriele Gorelli, che ha illustrato po- tenzialità e capacità evolutive della Vernaccia di San Gimignano con il trascorrere del tempo. 12 Vernaccia di San Gimignano DOCG di annate comprese fra il 2018 e il 1997per rac- contare un vino bianco italiano d’ec- cellenza, facendo confronti temerari collegati a Chablis, Pouilly Fuissé, Riesling alsaziani e Sauvignon della Loira e Bordeaux blanc. Li elenchiamo precisando che si tratta di Vernaccia di San Gimignano DOCG Riserva: Campo della Pieve 2018 (Colombaio di Santa Chiara); Fiora 2018 (Fornacelle); Riserva 2017 (Guicciardini Strozzi); Riserva Bene- detta 2016 (San Donato); Le Mandorle 2016 (Poggio Alloro); Clara Stella 2015 (Cappella S. Andrea); Vigna a Solatio 2015 (Casale Falchini); Vigna Santa Margherita 2014 (Panizzi); Riserva 2014 (La Lastra); Signorina Vittoria 2011 (Tollena); Hydra 2007 (Il Palagio- ne); Carato 1997 (Montenidoli). Dire che i vini degustati erano “ bian- chi che fermano il tempo ” è confer- mare quanto da sempre lo scriviamo: le Vernaccia di San Gimignano deb- bono riposare almeno 4 anni prima di essere commercializzate. Vini che certamente danno il meglio di sé in bocca: sapidità, salinità, acidità, struttura, corpo, tannicità levigata e retrogusto agrumato conferiscono lo spessore al paragone di cui si è ac- cennato prima. La degustazione al Museo d’Arte Un’intera giornata è stata de- dicata a degustare i 96 vini con l’assistenza dei bravi e professionali sommeliers. Il libretto racconta: nella Toscana che ammalia e che fa so- gnare, che cinge tra le sue ataviche mura e conserva, intatto nei secoli, un fascino che altrove si è perso, sorge San Gimignano, dove passa la Via Francigena che attraversa campi di grano, boschi, oliveti e l’eccellenza dello zafferano, troviamo la nostra Regina Bianca, la Vernaccia di San Gimignano. 41 produttori di cui ho potuto degustare solo i 46 vini tra le annate del 2021 e le rimanenti riserve del 2020 e del 2019. Una degustazione partita dalle Ver- naccia di S. G. DOCG dalla vendem- mia 2019 (8 campioni), tutti di grande qualità con in testa: Isabella dell’az. San Quirico, Signorina Vittoria di Tol- lena e Antalis di Mormoraia. Per le riserve 2020 grande omoge- neità nella qualità (10 campioni). I 5 più avvolgenti: Crocus di Case alle Vacche, Sanice di Cesani, Benedetta di Fattoria San Donato, L’Albereta di Colombaio di Santa Chiara e Vigna ai Sassi di Tenute Le Calcinaie. Per le riserve 2021 (5 campioni): Au- rea di Guidi, Ori de Il Palagione e La Ginestra di Signano. Per le Vernaccia DOCG 2020 (5 campioni): Angelica di San Donato, Carato di Montenidoli e Ventanni di Palagetto. Per le Vernaccia DOCG 2021 (15 cam- pioni): Astrea di Alessandro Tofanari, Clamys di Cesani, Tradizionale di Montenidoli, Fiore di Montenidoli e Vigna Santa Margherita di Panizzi. Il marchio tipico della Vernaccia di San Gimignano con le torri stilizzate La Rivista · Marzo 2023 91

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