La Rivista

orari divergenti nelle stazioni dei loro sistemi ferroviari con un siste- ma uniforme di fusi orari. La diver- genza di orari era dovuta al fatto che ogni città con una torre dell’orologio regolava il proprio orario fissando il mezzogiorno al momento in cui il sole si trovava allo zenit. Visto che il mezzogiorno avviene in diversi mo- menti alle diverse longitudini, una tale regolazione dell’ora non poteva conciliare con la necessità di avere un orario dei treni uniforme su tutto il sistema ferroviario. Il problema fu risolto nel 1884, alla Conferenza Internazionale dei Me- ridiani di Washington D.C., dove 25 nazioni adottarono il meridiano passante per Greenwich (0 gradi di longitudine) come meridiano ini- ziale per calcolare la longitudine e come base per il sistema globale dei fusi orari e che permettesse di avere un tempo universale di riferimento su cui calcolare tutti gli altri. Il progresso socio-economico e scientifico che si verificò con la ri- voluzione industriale spinse anche all’esigenza di una misurazione del tempo che fosse accurata alla frazio- ne del secondo. Diverse innovazioni orologiere risposero a tale esigenza. Una in particolare ebbe il maggiore impatto su di una società che ora dipendeva molto di più da attività regolate da una precisa misurazione del tempo (vedi lavoro in fabbrica, orari dei treni, etc.) e fu l’invenzio- ne del cronografo da parte di Louis Moinet (1768-1853) nel 1816, ( Fig. 4 ) un’invenzione ideata e progettata per essere applicata inizialmente all’uso di uno strumento astronomico crea- to da Louis Moinet stesso. Capace di misurare il sessantesimo di secondo, Il cronografo di Moinet divenne lo strumento più preciso dell’epoca, con una precisione molte volte supe- riore rispetto agli strumenti di riferi- mento precedenti. La crisi del quarzo e la nascita dell’orologeria di lusso Verso la fine del XIX secolo, l’orologio da tasca aveva raggiunto l’apice della sua popolarità mentre il XX secolo vide l’inarrestabile dif- fusione dell’orologio da polso. Negli anni trenta, l’orologio da polso aveva conquistato il 50% del mercato degli orologi da tasca. In questo decennio, l’esportazione di orologi svizzeri comprendeva il 65% di orologi da polso e il 35% di orologi da tasca. Negli anni Quaranta e Cinquanta, il cronografo da polso tornò in auge, grazie alla praticità dimostrata du- rante la Seconda Guerra Mondiale. Altri generi molto apprezzati furono orologi a carica automatica con in- dicazione della riserva di carica, o orologi con complicazioni come il calendario, le fasi lunari e il calen- dario perpetuo. Alla fine degli anni Cinquanta e negli anni Sessanta, l’esplorazione dello spazio portò alla creazione di orologi in grado di resi- stere alle condizioni spaziali: Omega, Breitling, Bulova e il russo Sturman- skie furono indossati dagli astronau- ti durante le loro passeggiate nello spazio o sulla luna. Poi arrivò la rivoluzione del quarzo. Nel 1969 Seiko lanciò l’Astron 35SQ Fig. 4 - Il primo cronografo - Louis Moinet, 1816 (watches and culture) La Rivista · Marzo 2023 52

RkJQdWJsaXNoZXIy MjQ1NjI=