La Rivista
La miniaturizzazione dell’orologio meccanico Verso la fine del XV secolo, l’in- troduzione della molla di carica 2 aprì la strada alla miniaturizzazione degli orologi. L’orologiaio tedesco Peter Henlein (1485-1542) è accredi- tato come l’inventore dell’orologio portabile, il primo orologiaio a creare piccoli segnatempo che potevano essere indossati come ciondoli al collo, racchiusi in anelli, appesi alle cinture o tenuti in tasca. Nell’Europa del XVI e XVII secolo, gli orologi portatili divennero accessori ornamentali del costume d’epoca spesso utilizzati dal clero, dai nobili, dalle classi dominanti e dagli en- tourage reali come ostentazione del loro status sociale. Le casse erano di forma ottagonale, ovale, rotonda, o a tamburo e presentavano decorazioni e finiture di alta qualità ( Fig. 2 ). Nel XVII secolo lo stile prevedeva che fossero soprattutto gli uomini a por- tare questi orologi portatili in tasca. Il progresso scientifico reso possibile dal Rinascimento, con la sua “rina- scita” culturale, artistica, politica ed economica dopo il Medioevo, l’età delle esplorazioni geografiche e delle scoperte di nuovi mondi e ricchezze, così come la rivoluzione copernica- na 3 , furono fondamentali per stimo- lare la necessità di strumenti di mi- sura più precisi in diverse discipline come l’astronomia, la geografia, la fisica, la matematica e l’orologeria. In astronomia, Jost Burgi (1552-1632) fu il primo a misurare il secondo come unità di tempo, consentendo una maggiore precisione nell’os- servazione dei corpi celesti. Non solo orologiaio ma persona di vasta conoscenza e apprendimento, nel 1585 egli sviluppò un orologio che mostrava le ore, i minuti e i secondi su tre quadranti separati. Fece segui- to Galileo Galilei (1564-1642) il quale concepì un orologio che utilizzava un pendolo come forza motrice, poi messo in pratica da Christian Huy- gens nel 1657. Lo stesso Christian Huygens introdusse nel 1675 la spirale 4 , un’innovazione che cambiò significativamente il percorso dell’o- rologeria, consentendo di migliorare notevolmente la precisione degli orologi da tasca da uno scarto di diverse ore a una decina di minuti al giorno. Alla fine del XVII secolo, l’orologiaio inglese Daniel Quare Fig. 1 - L’orologio della cattedrale di Salisbury è il più antico orologio meccanico esistente e ancora funzionante (1386) (Wikipedia) Fig. 2 - Foto di un orologio portatile chiamato “Cipolla” per la sua forma, della fine del XVII secolo (Museo Internazionale di Orologeria, la Chaux-de-Fonds, Svizzera) La Rivista · Marzo 2023 50
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