La Rivista
capitale ”, ha commentato il sindaco Gori. “ Un territorio – ha sottolineato il primo cittadino bergamasco – che riconosce la cultura in tutte le sue espressioni, da quella artistica a quel- la scientifica, da quella industriale a quella della solidarietà, come il dono più grande che si può fare ad una persona. Perché cultura è sinonimo di libertà e di emancipazione: il mi- glior antidoto alla paura, allo spae- samento e alla tristezza: per questo è importante che sia accessibile a tutti ”. “ Il titolo che abbiamo voluto dare a questo grande progetto – ha spiegato Gori – è ‘La città illuminata’, pensando proprio alla cultura come ad una luce che ci aiuta ad affrontare i grandi cambiamenti del nostro tem- po, a comprenderli e a non sentircene sopraffatti: la luce della conoscenza. Ma ‘illuminata’ può significare anche ‘aperta’, ‘di ampie vedute’, come vogliamo che siano le nostre città: accoglienti, in grado di riconos- cere le differenze come un valore. E “Illuminata” è la comunità cittadina che nei momenti difficili ci appare come un faro, un punto di riferimento e di approdo. Così vogliamo che siano le nostre città ”. Due città che conoscono bene il valore e il senso dell’accoglienza “ Siamo pronti ad accogliere e le nostre città conoscono bene il va- lore e il senso dell’accoglienza ” che è “ la cultura della cura, quella che abbiamo trovato nei giorni bui della pandemia e che ci ha permesso di non sentirci troppi soli ”, ha aggiunto il sindaco Del Bono, sottolineando che le due città sono state e saranno anche “ laboratori di umanità e di tenerezza ” abituate “ all’operosità, alla durezza e alla fatica del lavoro, ma che hanno coniugato la concretezza dell’azione con l’umanità della presa in carico ” e nella tragedia della pan- demia “ hanno individuato la strada per uscirne più forti ”. Organizzare Bergamo Brescia capi- tale della cultura 2023 ha richiesto di legare due città meravigliose, ciascuna con le sue tradizioni, il suo modo di lavorare, che per qualche ragione non si erano davvero mai incontrate. Un lavoro durato per oltre due anni, condividendo l’idea che questa sia davvero un’occasione per “ crescere insieme ”: “Bergamo Brescia 2023” è diventato così un laboratorio vivo di collaborazione tra enti, del tutto originale ed inedito, con la spe- ranza è che la collaborazione possa proseguire ben oltre quest’anno e produrre un’eredità feconda e dura- tura. “ Questa sorellanza tra Brescia e Bergamo - ha detto Del Bono - è la prima eredità che lasceremo ai nos- tri concittadini .” Non è stato facile e in molti si chiedevano se sarebbe stato davvero possibile. È una ribal- ta che non spaventa le istituzioni e gli operatori locali. Tutt’altro. È una sfida che entusiasma, che sprigiona energia, nella piena consapevolezza delle potenzialità e delle capacità che caratterizzano le due città. La Capitale della Cultura 2023 è anche un’opportunità di promozione delle realtà locali, e di progresso sociale ed economico a vantaggio dell’intero territorio regionale. Un va- lore aggiunto e un modello valido per l’intero Paese. Un programma di oltre cento grandi progetti Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023 si svilupperà attra- verso un programma comprendente oltre cento grandi progetti, a cui fa- ranno corona moltissime altre inizia- tive che prenderanno corpo nel corso dell’anno grazie al coinvolgimento di tutte le realtà che nei nostri territori si sono attivate, hanno fatto rete e costruito collaborazioni: fondazioni, associazioni, enti pubblici, imprese, università. Bergamo e Brescia si rac- conteranno all’Italia e all’Europa lun- go un anno che vuole essere l’innesco di un percorso di sviluppo – sociale ed economico – fondato sulla cultu- ra. Alla base del progetto complessi- vo c’è infatti l’idea della cultura come grande forza generatrice, strumento di emancipazione per gli individui e per le comunità. I sindaci di Bergamo, Giorgio Gori, e di Brescia, Emiliano Del Bono La Rivista · Marzo 2023 39
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