La Rivista
testimonianza dello stile inconfon- dibile ed esclusivo dei maestri della moda italiana. In un tripudio di colori, tra ma- nichini ben allineati e un mix di combinazioni di tessuti pregiati: sete, lamé, broccati, velluti e ricami, incontro Alessia Tota, la curatrice della mostra, figlia della vulcanica e indimenticata Fiorella. La tua passione per la moda ha radici profonde, tua madre è stata una delle modelle più richieste degli anni 60/70 e di sé amava dire: “ … sono visceralmente appassionata delle eccellenze italiane ”. Vero, tanto che, finiti gli studi, diventa giornalista e poi impren- ditrice nel campo della moda, una passione che la spinge a girare il mondo con lo scopo di far conoscere il genio italiano e promuovere tutti i settori del made in Italy . La svolta arriva alla fine degli anni `80, quan- do fonda lo studio Galgano con sede a Roma e a Milano, nella prestigiosa via Montenapoleone, rappresentan- do noti stilisti e marchi importanti internazionali. In quegli anni si rende conto che anche se i nomi dei grandi protagonisti della moda sono conosciuti e amati ovunque, molto poco invece si sa della loro storia personale e professionale e di come la moda italiana si sia trasformata a partire dalla sua nascita negli anni `50. Decide quindi di raccontarlo lei stessa attraverso questa mostra di abiti storici, collezionati nel tempo e, in parte, donati dalle stesse case di moda. La vostra collezione, che nel corso degli anni ha incantato numerose capitali mondiali, passando dall’Italia a Tokyo, Rio De Janeiro, Washington, Kuala Lumpur, Singapore, Mosca e paesi come India, Canada, Cina, Uzbekistan, come è stata accolta all’estero? Nel corso degli anni abbiamo av- viato una serie di collaborazioni con organi istituzionali in Italia e all’e- stero, come il Ministero degli affari Esteri e Cooperazione Internaziona- le, l’Agenzia ICE e varie Ambasciate d’Italia nel Mondo. Questo ci ha permesso di realizzare eventi impor- tanti e di allestire la mostra sempre presso sedi molto prestigiose. Inol- tre, l’interesse da parte della stampa locale e del pubblico è sempre stato impressionante. Insomma, la moda italiana e più in generale il design e l’arte italiana suscitano sempre molto interesse e sono immanca- bilmente apprezzate. Se parliamo poi in termini economici, nel 2022 il comparto moda italiano ha superato i 90 miliardi di euro di fatturato e i 75 miliardi di euro di export, in cre- scita rispetto ai dati pre-pandemici. È pur vero che, in seguito alla guerra in Ucraina, il settore si è trovato a fronteggiare non pochi problemi, tra cui la chiusura dei negozi, l’aumen- to vertiginoso dei costi energetici e delle materie prime. Nonostante questo, però, la moda continua a farci sognare e non sembra avere battute di arresto, anche nel periodo del lockdown , le sfilate e i casting erano digitali. Perché la moda italiana è apprezzata così tanto nel mondo? Gli italiani sono sentimentali ed in ogni cosa che realizzano non met- tono solo il cervello, ma soprattutto il cuore. Questo viene riconosciuto dalle persone. Si crea da subito, un legame speciale tra l’abito realizzato da uno stilista e la persona che lo in- dossa perché questa sente di comu- nicare verso l’esterno un messaggio di bellezza. Alessia Tota con Fiorella Galgano (a sin.) e Anna Fendi La Rivista · Marzo 2023 32
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