La Rivista

dell’Asia Centrale (tra cui Kazakistan e Uzbekistan). Riorganizzazione dell’Agenzia Ice Il documento finale, infine, fa stato sia della riorganizzazione dell’Agen- zia Ice - resa necessaria a seguito della riforma che ha trasferito alla Farnesina le competenze sull’inter- nazionalizzazione - che dei fondi a sua disposizione per il triennio in corso. La riforma, dunque, affianca al Di- rettore Generale dell’Agenzia quattro nuovi profili di livello dirigenziale ge- nerale per “ garantire una più efficace ripartizione di competenze - geogra- fiche, settoriali e funzionali – e, quin- di, un miglioramento dei processi decisionali ”. Unificati e stabilizzati i finanziamenti, per il triennio 2022- 2024 all’Ice saranno erogati circa 170 milioni di euro. Infine, si prevede l’apertura di nuovi sedi all’estero e il rafforzamento di uffici già esistenti, per un totale di 155 desk attivi nel 2023 “ con una particolare attenzione alle aree di interesse prioritario per l’internazionalizzazione del Sistema Paese, consentirà una più ampia copertura geografica e una maggiore capacità di analisi dei mercati e di azione congiunta con la rete diplo- matico-consolare ”. cui si legge che “ nel 2023 l’attività di sostegno pubblico all’internaziona- lizzazione dedicherà una rinnovata attenzione alla realizzazione di azioni di sistema, privilegiando la valorizza- zione di specifiche filiere produttive e riservando un particolare rilievo al tema dell’economia circolare e della sostenibilità, settore nel quale l’Italia è leader con un tasso di utilizzo cir- colare degli input di produzione rad- doppiato negli ultimi 10 anni e pari quasi al doppio della media europea (ITA=21,6%; EU27=12,8% nel 2020) ”. Le filiere italiane saranno presentate “ non solo come eccellenze nel pano- rama internazionale, ma anche come campioni in tema di sostenibilità, transizione ecologica ed energetica ”. Per farlo, oltre alla organizzazione di fiere all’estero, all’ incoming in Italia di operatori esteri, alle azioni di comunicazione e ai corsi di forma- zione promossi con l’Ice, verranno organizzate “ missioni per la crescita” secondo “un approccio differenziato per Paese, sulla base di una valuta- zione complessiva del potenziale di crescita del Made in Italy nei diffe- renti settori dove l’Italia esprime un elevato grado di competitività, con un particolare focus sulle piccole e medie imprese ”. Posto che “ l’economia circolare è un tema trasversale declinabile in ogni settore produttivo ” la strategia pro- mozionale – si legge nel documento – “ privilegerà le filiere della tecno- logia industriale, dei semilavorati e delle materie prime, della chimica e delle scienze della vita, dei trasporti e della logistica, dell’agro-alimentare e dei sistemi moda-calzature e arredo casa-ufficio ”. Mercati maturi e mercati ad alto potenziale Questa azione di sostegno all’in- ternazionalizzazione nel 2023 si svolgerà “ sia nei mercati maturi, ossia i principali mercati di sbocco per il nostro export ”, che “ nei mercati ad alto potenziale, ovvero in Paesi di speciale interesse per la compresen- za di specifici fattori, quali l’elevato potere di acquisto, l’elevato numero di imprese italiane già presenti, il clima d’affari favorevole, il peso demografi- co e i margini stimati di sviluppo del nostro export ”. Infine, “ l’attenzione sarà rivolta anche a quei mercati emergenti che presentano uno spe- cifico interesse in una prospettiva di medio-lungo periodo, in ragione di un notevole potenziale di crescita segnalato da una maggiore apertura agli scambi internazionali e/o da pro- cessi di trasformazione sociale e dei modelli di consumo ”. Insieme a quello svizzero sono consi- derati mercati maturi per l’Italia an- che quelli di Germania, Francia, Stati Uniti, Spagna, Regno Unito, Giappone, Australia e Canada. I mercati ad alto potenziale sono, invece, quelli di Polonia, Repubblica Ceca, India, Vietnam, Messico, Brasi- le, Arabia Saudita, Turchia, Indonesia, Malesia, Qatar, EAU, Cina e Corea del Sud. Infine, la lista dei mercati emergenti annovera Serbia, Kosovo, Marocco, Algeria, Kenya, Senegal, Nigeria, Etio- pia, Niger, Mauritania, Costa d’Avorio, Sudafrica; Perù, Cile, Colombia; Paesi Previsto il rafforzamento patrimoniale della gestione dell’impianto siderurgico di Taranto La Rivista · Marzo 2023 19

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