La Rivista
La Rivista Italiche non dia luogo ad aumenti dei costi del lavoro (e dei margini di profitto) non coerenti in Europa con il ritorno in tempi ragionevoli e non accelerati verso l’obiettivo stesso della stabilità dei prezzi. Non bisogna innescare vane e dannose rincorse tra prezzi e salari, ma accrescere la capacità di sviluppo dell’economia e con essa la dinamica dei redditi reali, com- menta. Dall’estate scorsa i prestiti alle imprese delle banche italiane hanno già bruscamente decelerato a seguito sia di un indebolimento della domanda sia a motivo di un inaspri- mento delle condizioni di offerta. E questo vale in modo particolare per le PMI che rappresentano la colonna portante di molte economie e di cer- to per quella italiana. Il perseguimento della stabilità monetaria, ha dunque precisato il Governatore, è tanto meno oneroso quanto più nella stessa direzione si muovano gli interventi delle poli- tiche di bilancio e gli intendimenti delle parti sociali. I costi di un ritorno alla frammen- tazione delle nostre economie, ha concluso nel suo intervento Ignazio Visco, sarebbero ingenti. In riferi- mento alle sole restrizioni al com- mercio di beni e servizi, il Fondo monetario internazionale stima che esse potrebbero causare perdite fino al 7% del PIL globale. Soprattutto, in uno scenario di frammentazi- one, verrebbero a mancare le leve necessarie ad affrontare i grandi problemi globali della cui soluzione le tensioni geopolitiche che stiamo vivendo sembrano offuscarne l’ur- gente necessità. La Rivista · Marzo 2023 9
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