La Rivista
del barolo e dell’altro vino dai quarti nobili in bottiglie con tappo a vite e le si stappi fra qualche anno. Chissà… I riti hanno le loro regole, a volte stu- pide e al contempo stupende. Fanno parte della liturgia del vino e il vino, si sa, è anche questione di atmosfere e di suggestione. Pregi e difetti I pro del tappo a vite sono tanti: preserva al meglio il vino, permette di avere una omogeneità qualitativa delle bottiglie, è realizzato in allu- minio, un materiale completamente riciclabile (per cui più ecologico), è facile da aprire e facile da chiudere. E, non in ultimo, è più salutare: “ Ha il grosso vantaggio di permettere di utilizzare meno solforosa, che viene aggiunta al vino, soprattutto bianco, per evitare che si ossidi ”, spiega Jermann. “ Con il tappo a vide si riesce a ridurre del 30% anche del 50% quest’aggiunta di solforosa ed è un vantaggio non indifferente per la salute ”. Naturalmente il tappo a vite presen- ta anche di possibili inconvenienti, comunque facilmente ovviabili . Se la tappatrice a vite è usurata o tarata male, la capsula a vite non aderisce al vetro e il vino si ossida. Ma è facile accorgersene al momento dell’ac- quisto: il tappo a vite “balla” solo a toccarlo o addirittura si sfila senza torcerlo: in quel caso, non va acqui- stata la bottiglia. Un tappo a vite si può deformare per una botta presa nel trasporto. È sufficiente prestarci attenzione e anche in questo caso non acquistare una bottiglia con un tappo a vite deformato. Il terzo e il quarto caso sono entrambi dovuti all’imperizia del produttore. Il vino chiuso in tappo a vite necessita di bassi quantitativi di solfiti. È im- portante, per le ragioni illustrate in precedenza che il produttore non utilizzi la stessa quantità di solfiti che usa per la chiusura in sughero, il vino chiuso con la vite risulterà ridotto, ossia puzzolente. Siccome ogni vino ha bisogno di un’adeguata ossigena- zione per evolvere in modo ottimale, nel caso del tappo a vite è essenziale la scelta della guaina del tappo da parte del produttore. Dunque, tappo a vite senza se e senza ma? È inutile essere fondamentalisti. In attesa di avere altri risultati, sui vini rossi molto eleganti o molto tan- nici, vale ancora la pena di correre i rischi impliciti nell’uso di un tappo di sughero monopezzo. Comunque, se crescesse, come appare molto probabile, l’utilizzo del tappo a vite, si ridurrebbe lo spreco di sughero e i tappi monopezzo sarebbero migliori . Ne consegue che anche i fautori del sughero potrebbero vedere il loro tornaconto nel sostenere l’uso della chiusura a vite . Senza storcere il naso. Sui vini rossi molto eleganti o molto tannici prevale l’uso di un tappo di sughero monopezzo La Rivista L’Italia da bere La Rivista · Giugno 2023 89
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