La Rivista
La Rivista Cultura il 7 giugno 1970, portò alla sconfitta dell’iniziativa Schwarzenbach con il 54% dei voti contrari. I Ticinesi, i socialisti svizzeri e il Coopi Qui ricordiamo che, a partire dagli anni Settanta, tra i più assidui frequentatori del Coopi, nel frattempo trasferitosi dalla Militärstrasse alla Werdplatz, dove resterà fino al 2007. ci sono stati anche i giornalisti tici- nesi della Televisione della Svizzera di lingua italiana (TSI) Dario Robbia- ni, Eros Costantini, Renzo Balmelli, Tiziana Mona-Magni e Mario Barino, che hanno dato un forte contributo alle varie attività culturali che han- no fatto sempre parte integrante del programma del ristorante, basato su tre pilastri: cucina, cultura e politica, naturalmente socialista. Tra gli altri socialisti ticinesi note- voli che hanno frequentato il Coopi ricordiamo ancora l’avvocato Marco Mona, difensore dei diritti dell’uomo e alfiere della lotta contro la tortura nel mondo; Sandro Rodoni e la mo- glie Elisa (Lisetta) Cavedon, fondatori della Libreria italiana di Zurigo e fautori della diffusione della cultura tra i nostri immigrati; il dottor Sandro Pedroli, il medico degli immigrati italiani di Zurigo, ticinese di Bodio, che aveva partecipato alla Resistenza italiana in Piemonte con le brigate Giustizia e Libertà ; Angelo Rossi, originario della Valle di Muggio, la più meridionale valle svizzera, nato a Giubiasco nel 1940, economista e do- cente al Politecnico di Zurigo e all’U- niversità di Losanna, e Direttore della Scuola universitaria professionale della Svizzera Italiana SUPSI. Anche i socialisti svizzeri di Zurigo, hanno eletto il Coopi a loro ristorante del cuore. Tra i tanti abituali frequen- tatori del Coopi della Werdplatz ricor- diamo anche Moritz Leuenberger, fu- turo Consigliere federale e Presidente della Confederazione. Al Coopi hanno festeggiato le loro vittorie elettorali: il 24 aprile 1983 Hedi Lang, prima donna svizzera a sedere in un gover- no cantonale; nel 1987 il consigliere nazionale Elmar Ledergerber, futuro Stadtpräsident di Zurigo; nel 1990 fu la volta del nuovo Stadtpräsident Josef Estermann, che festeggiò l’ele- zione a primo cittadino al Coopi con la partecipazione del socialdemocra- tico tedesco Gerhard Schröder, l’allora capo del governo (Ministerpräsident) del Niedersachsen ((1990-1998) e fu- turo cancelliere federale (1998-2005); anche la socialista Esther Maurer, futura direttrice del Dipartimento di polizia della città di Zurigo, nel 1998, festeggiò la sua vittoria elettorale al Coopi. Mario Pasquale Comensoli La preferenza dei socialisti zuri- ghesi per il Coopi rispetto alla stessa Casa del Popolo (Volkshaus) era tale da far definire il «Restaurant Coope- rativo, dem Stammlokal der Sozial- demokratischen Partei in Zürich» (il punto di ritrovo del partito socialde- mocratico zurighese) . Fra i più assidui e famosi frequenta- tore del Coopi, nelle due sedi storiche della Militärstrasse e del Werdplatz, è stato, Mario Pasquale Comensoli (Lu- gano, 15 aprile 1922 – Zurigo, 2 giugno 1993), giustamente considerato un grande esponente svizzero del reali- smo pittorico. Suo padre Albino, un materassaio di Bienno (Brescia) era un anarchico italiano arrivato agli inizi del Novecento in Ticino, dove sposò Enrichetta Isella, una sartina luganese originaria di Capolago, che morì un paio di mesi dopo averlo par- torito. Il padre fu costretto allora ad affidarlo prima alle suore dell’Ospizio della Misericordia e poi alle amorevo- li cure di Palma e Giovanna Ghirardi, due sorelle romagnole di Cesena, che facevano le pulizie presso alcune famiglie luganesi. Dopo che le sue due mamme fecero ritorno in Italia, Mario già ragazzetto si trovò a con- vivere con un padre che, nel 1927, in Nel 1970, con Max Frisch e Alexander Seiler, riceve un premio della Comunità italiana in Svizzera per il suo impegno a favore degli emigrati La Rivista · Giugno 2023 63
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