La Rivista

da infiltrazioni di polvere e acqua. Nel 1881, avendo migliorato la sua precedente invenzione, Ezra C. Fitch depositò un brevetto per una corona impermeabile che si avvitava alla cassa. In questo periodo, brevetti simili venivano depositati nel Regno Unito e in Svizzera. Nel 1883, nel Regno Unito, Alcide Droz & Fils migliorò le invenzioni di Ezra C. Fitch del 1879 e 1881 e depositò un brevetto per un orologio da tasca impermeabile con fondello non apribile, lunetta e coro- na avvitate alla cassa, che garanti- vano nel loro insieme una migliore protezione dalle infiltrazioni di pol- vere e acqua. In Svizzera nel 1891, il fabbricante di casse per orologi Borgel di Ginevra depositò un brevetto per una cassa monoblocco impermeabile dove il movimento veniva avvitato nella cassa attraverso la parte anteriore e poi sigillato con una lunetta e un vetro ben aderenti ( Fig. 1 ). La pubbli- cità di una rivista specializzata del 1914, mostra che le casse impermea- bili Borgel erano già compatibili sia per gli orologi da tasca che per quelli da polso. Borgel commercializzò la sua cassa impermeabile e la forni a marchi come IWC e Longines duran- te la prima guerra mondiale nonché a Rolex negli anni Venti. A quest’e- poca, tutte le caratteristiche che resero rivoluzionario il Rolex Oyster del 1927 erano già state inventate per gli orologi da tasca. Gli sviluppi della guerra e il Rolex Oyster Le esigenze belliche della Prima Guerra mondiale ispirarono ulteriori sviluppi nella tecnologia orologiera, poiché i soldati al fronte richiede- vano orologi pratici, impermeabili, e durevoli. Questi sviluppi furono pos- sibili grazie alla collaborazione tra orologiai e servizi militari. Esempi significativi di queste collaborazioni furono Tavannes e Depollier. Nel 1917, l’azienda orologiera Sviz- zera Tavannes Watch & Co lanciò un orologio da polso impermeabile chiamato Submarine . In collabora- zione con gli ufficiali della marina britannica, l’orologio fu creato per essere adatto inizialmente ad un impiego a bordo dei sottomarini. La cassa era anti-magnetica e a te- nuta stagna con fondello e lunetta avvitati alla cassa che includevano guarnizioni comprimibili e una corona anch’essa con guarnizione comprimibile nel tubo del suo stelo per evitare le infiltrazioni di acqua. Il bilanciere era di un materiale poco sensibile alle variazioni di tempe- ratura e il quadrante era leggibile in qualsiasi condizione di luminosità. Erano queste alcune delle caratte- ristiche che definiranno in seguito l’orologio subacqueo moderno. Dall’altra parte dell’Atlantico, nel 1918, in collaborazione con l’esercito americano, l’orologiaio americano Charles Depollier sviluppò il Wal- tham Field & Marine Trench ( Fig. 2 ) che venne pubblicizzato come un orologio da polso impermeabile e in grado di sopravvivere alle difficoltà della guerra di trincea. L’orologio era dotato di una doppia ghiera, di una cassa ermetica con innesco a vite, di una corona avvitata alla cassa e di un’apposita chiavetta da usare per stringere la cassa e il fondello a tenuta stagna. La cassa di Depollier fu testata e certificata come im- permeabile dal National Bureau of Standards degli Stati Uniti e fu depo- sitato un brevetto. Fig. 2 - Il Waltham Field & Marine Trench La Rivista · Giugno 2023 57

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