La Rivista

Il servizio pubblico radiotelevisivo COMEPILASTRODELLA DEMOCRAZIASVIZZERA Il futuro del servizio pubblico radiotelevisivo in Svizzera appare costellato di sfide più che mai impegnative, soprattutto a livello politico. Prima fra tutte il paventato dimezzamento del canone proposto dall’iniziativa “200 franchi bastano! (Iniziativa SSR)”, per la quale è in corso la raccolta delle firme fino al 30 novembre e sulla quale molto probabilmente si andrà a votare nel 2025 o 2026. I ntanto il 26 aprile 2023 il Con- siglio federale ha deciso di in- terrompere temporaneamente i lavori per l’elaborazione della nuova concessione SSR, per cui nel settembre 2022 aveva dato incarico al Dipartimento federale dell’am- biente e delle telecomunicazioni (DATEC). Con la sospensione, l’Ese- cutivo federale intende mantenere aperte diverse opzioni per il futuro. Entro un anno prevede di avere una visione complessiva della SSR, te- nendo conto anche dell’iniziativa, nel caso in cui dovesse essere pre- sentata. L’iniziativa popolare, lancia- ta nel marzo 2022 da rappresentanti dell’UDC, dell’Unione delle arti e dei mestieri e dei Giovani PLR, chiede una riduzione del canone radiotele- visivo dagli attuali 335 a 200 franchi. L’attuale concessione SSR, la cui sca- denza è prevista per fine 2024, è sta- ta prorogata per il momento a tempo indeterminato. Il Consiglio federale si riserva di stabilire la durata della proroga in un secondo tempo. La Rivista Società di Giorgia Reclari Giampà Lo studio Stelio Molo a Lugano Besso ha ospitato lo scorso 3 giugno i lavori dell’assemblea generale della SSR Svizzera italiana CORSI La Rivista · Giugno 2023 54

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