La Rivista
Le previsioni prevalenti indicano che eviterà una recessione annua e che riuscirà a limitare i danni restando in area crescita Buona tenuta dellaSvizzera nonostante il rallentamento di Lino Terlizzi to ma probabilmente senza recessio- ne, nel 2024 dovrebbe esserci un mi- glioramento per la crescita. Non sono risultati di poco conto, considerando il quadro internazionale, dove sono presenti forti tensioni economiche e soprattutto geopolitiche. Prima la pandemia, poi le strettoie nelle cate- ne di rifornimento, quindi il ritorno di un’inflazione alta, poi ancora la guer- ra in Ucraina causata dall’invasione russa. Tenendo presente quanto è ac- caduto nel mondo negli ultimi quat- tro anni, sarebbe davvero un errore sminuire la tenuta elvetica. Certo, quest’anno e il prossimo la Svizzera crescerà meno della sua media ma se, come è probabile, eviterà reces- sioni sia tecniche sia annue, ebbene questo nel contesto dato sarà un fatto chiaramente positivo. Lasciando da parte la recessione an- nua mondiale del 2020, causata dalla pandemia, occorre comunque ricor- dare che grandi motori economici come gli Stati Uniti e l’Eurozona sono passati nelle strettoie di recessioni tecniche. Agli USA è successo nei primi due trimestri del 2022, all’Euro- zona (e alla Germania al suo interno) è successo tra l’ultimo trimestre del 2022 e il primo del 2023. Ciò non è accaduto sin qui alla Svizzera. Poi gli Stati Uniti hanno comunque chiuso in positivo il 2022 e per l’Eurozona le L e previsioni delle maggiori istituzioni economiche nazionali e internazionali indicano che la Svizzera con ogni probabilità non avrà una contrazione economica annua né nel 2023 né nel 2024. Le stime rese note sino al 22 giugno scorso sono chiare: rallentamento economico sì, reces- sione no. Dove per recessione si in- tende soprattutto quella vera, annua appunto, cioè il segno negativo com- plessivo sul Prodotto interno lordo (PIL) di un intero anno. C’è poi anche la cosiddetta recessione tecnica, che è meno significativa perché riguarda due trimestri consecutivi di segno negativo e che comunque neppure è stata prevista per la Svizzera, sempre prendendo le stime pubblicate sino a giugno. Il quadro internazionale Abbiamo già avuto modo di sotto- lineare da queste colonne la capacità di tenuta di fondo dell’economia elvetica, che è stata confermata dall’andamento di questi ultimi anni. Nel 2020 pandemico la caduta del PIL svizzero è stata inferiore a quella di molti altri Paesi sviluppati, nel 2021 il rimbalzo è stato robusto, nel 2022 c’è stato un rallentamento ma con una permanenza in territorio positivo, nel 2023 c’è ora un ulteriore rallentamen- La Rivista Elvetiche La Rivista · Giugno 2023 11
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