La Rivista

testa mozzata di Golia è un autoritratto del pittore stesso non ancora trentanovenne. Il dipinto è agghiacciante e sublime. Caravaggio afferra l’attimo della cessazione dell’attività cerebrale di Golia: le pupille dilatate che non vedono più, la bocca spalancata come se volesse urlare al mondo intero, ma il grido è strozzato, ormai la voce non esiste, le labbra sono livide. L’opera è una specie di messaggio per il Papa: “Se Sua Santità non mi concede la grazia, fra poco io sarò così” 22 . Quando è di nuovo a Napoli, da Roma gli viene inviata la notizia che papa Paolo V sta preparando una revoca della condanna a morte. Si mette in viaggio nel luglio 1610 con una feluca-traghetto, ma nella Città Eterna non arriverà mai. Stremato non solo fisicamente ma anche psichicamente, malato di febbre alta, resta a Porto Ercole dove spira a soli 38 anni, il 18 luglio 1610. 16 Forcellino Antonio, Michelangelo. Una vita inquieta , Laterza, Roma 2005, pp. 268-269. 17 Ib, 18 Ib., pg. 277 19 De Vecchi Pierluigi, Colalucci Gianluigi, La Cappella Sistina . Il Giudizio universale, Rizzoli 1995, pg. 225. 20 Francesco La Cava, Il volto di Michelangelo scoperto nel Giudizio Finale , Zanichelli, 1925. 21 Caroli Flavio, La storia dell’arte raccontata , Electa, Milano 2001, pg. 161 22 Ibid., pg. 164 La Rivista Cultura UN FILM DI GIUSEPPE TORNATORE Nei cinema dal 22 dicembre _ennio_InsIt_2159x70_rivista.indd 1 06.12.22 12:54 La Rivista · Dicembre 2022 79

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