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S.P.Q.R. La democrazia diretta, dall’anticaRoma alla Svizzera di Leonello Zaquini La Rivista Società La scritta SPQR è l’emblema di Roma ed è l’acronimo dell’espressione latina: Senatus Populusque Romanus che significa: Il Senato ed il popolo romano. Q u esto lo sanno tutti e lo sapevo anche io, ma quello che ho scoperto leggendo un libro «Il mestiere del cittadino nell’antica Roma» dello storico francese Claude Nicolet (*1) è che la sigla designa e sintetizza un processo democratico molto complesso e molto interessan- te che meriterebbe di essere meglio conosciuto. Infatti, la sigla indicava la procedura legislativa in vigore nella Roma Repubblicana: il Senato proponeva le leggi, queste entrava- no in vigore se e solo se il popolo romano le approvava. Nell’antica Roma era quindi in vigore quello che oggi si chiamerebbe: “Referendum obbligatorio”, che era necessario per l’approvazione di tutte le leggi. I comizi Come avvenivano tutte queste vota- zioni e poi le elezioni? In un’epoca in cui non tutti sapevano leggere e scrivere e non esistevano strumenti informatici, le votazioni e le elezioni avvenivano in assemblee. Queste assemblee con potere legislativo erano chiamate “Comizi”: a seconda del tipo di votazione o elezione i cit- tadini si riunivano in base a criteri diversi. I cittadini romani, maschi a partire dall’età di 18 anni, si riunivano: - per quartiere, allora si trattava dei “comizi tributi”. Oppure: - in base al reddito, allora si trattava dei “comizi centuriati”. Dati i mezzi di comunicazione limi- tati, il numero dei partecipanti alle assemblee doveva restare limitato. Oltre a queste suddivisioni , per quartiere o per censo, esistevano quindi anche altre divisioni come per esempio l’età, per cui i cittadini della stessa fascia di reddito erano ulteriormente divisi tra giovani ed anziani. Ai plebei erano riservati i “comizi della plebe”. C’erano poi altri “comizi” per decisio- ni religiose ( “Comizi calati”) ed i più’ antichi erano i “ comizi curiati”, che si riunivano per eleggere il nuovo re durante il periodo del regno. La Rivista · Dicembre 2022 58