La Rivista

La scuola dal canto suo è un altro ambiente fondamentale che offre alle giovani generazioni la possibilità di sperimentare le due dimensioni del limite sopra citate: ostacolo e oppor- tunità. Le istituzioni educative hanno in effetti una duplice missione di fon- do. Da un lato, far apprendere le rego- le della convivenza civile, inculcando il principio fondamentale che la li- bertà individuale è sacrosanta, ma ha dei limiti: essa finisce laddove nuoce alla libertà altrui. Dall’altro, veicolare conoscenze e cultura affinché i futuri cittadini (e cittadine, si intende…) sia- no in grado di superare i tragici limiti dell’ignoranza. A sua volta, il contesto della pande- mia ha generato sul piano dei com- portamenti sociali un altro fenomeno che ha chiamato in causa il concetto di limite! Da un lato ci sono stati i ra- gionevoli provvedimenti sotto forma di limiti imposti dalle autorità per proteggere la popolazione da effetti potenzialmente sempre più catastro- fici sulla salute collettiva; dall’altro, abbiamo assistito a contestazioni (stile adolescenziale?) in cui schiere di manifestanti inneggiavano a for- me di libertà individuale senza limiti . I limiti esistenziali Sappiamo tutti che siamo mortali! Il carattere immanente della vita è la sua durata limitata. È il limite ultimo che incombe su ciascuno di noi. Da sempre l’umanità ha creato meccani- smi di difesa (più o meno coscienti ed efficaci) contro l’angoscia della fine, quali ad esempio i racconti mitologi- ci; la promessa di Paradisi nell’aldilà; la spinta a creare opere che durano nel tempo oltre il percorso di vita dell’individuo; l’identificazione con figli, nipoti e pronipoti (“ la mia bri- ciola di eternità ” come li definiva un amico specialista in campo genetico); il sano umorismo, come quando l’at- tore-regista Woody Allen ha definito la vita una “ malattia sessualmente trasmissibile con un tasso di mortali- tà del 100% ”. Tanto vale dunque farsene una ragio- ne… e se possibile cercare di gustare le gioie del quotidiano (anche se minuscole): un buon film, una bella canzone, il nostro piatto preferito, un tramonto e, soprattutto, tanti momen- ti in dolce e piacevole compagnia! Buon Anno! Fra genitori e figli talvolta i limiti della sopportazione reciproca sembrano ampiamente superati La Rivista · Dicembre 2022 57

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