La Rivista

La Rivista La lingua batte dove... Tu, Lei, Voi e i manuali Le prime lezioni dei manuali di lingue straniere sono dedicate agli approcci comunicativi iniziali con i parlanti nativi. Come ci si presenta? Come si esprime la propria provenienza? Nei manuali di italiano, poi, grande spazio viene dato al cibo con la classica domanda sui nostri gusti culinari. I capitoli dedicati a questo tema presentano menù turistici e dialoghi al ristorante abbastanza improbabili. di Raffele De Rosa P er esempio, voi prendere- ste sul serio un cliente che ordina come primo spa- ghetti alla carbonara, per secondo una bistecca con le patatine fritte e poi dice alla moglie che non prende il dolce perché sta facendo la dieta? Situazioni artificiali Nei manuali gran parte delle situazioni comunicative contenute sono artificiali. Chi insegna lingue, pur conoscendo questi trucchetti, deve stare al gioco. L’obiettivo, infat- ti, è quello di favorire in ogni modo la comunicazione in classe e creare così l’affiatamento necessario tra persone che si trovano a condividere un’aula scolastica per un paio di ore alla settimana. Quando si usa ciao ? Qual è la dif- ferenza tra buongiorno e buona giornata ? Si dice mi ciamo o mi chiamo ? Perché nell’alfabeto della lingua italiana non esistono le let- tere ä , ö e ü ? E il signor Müller come può compitare il proprio cognome quando prenota un ristorante o una camera di albergo? Queste sono solo alcune delle tantissime domande alle quali bisogna dare una risposta, tenendo presente che chi impara una lingua straniera ha tutto il dirit- to di sbagliare. C’è, poi, chi capisce velocemente le principali regole di comunicazione e chi, invece, conti- nua a commettere sempre gli stessi errori, lezione dopo lezione. Spesso, in quest’ultimo caso, si tratta di per- La Rivista · Dicembre 2022 50

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