La Rivista

loro compagni italiani (42%). Per gli stranieri assume rilevanza anche il paese di nascita (proprio o dei propri genitori), che verrebbe scelto come destinazione di vita una volta adulti dall’11,6%. Il 47,7%, pero, sceglierebbe un paese diverso sia dall’Italia sia dal paese di origine e gli Stati Uniti sono la meta piu desiderata in as- soluto. L’Italia sempre più transnazionale L’attuale comunita italiana all’es- tero e costituita da oltre 841 mila minori (il 14,5% dei connazionali complessivamente iscritti all’AIRE) moltissimi di questi nati all’estero, ma tanti altri partiti al seguito delle proprie famiglie in questi ultimi anni. Ai minori occorre aggiungere gli oltre 1,2 milioni di giovani tra i 18 e i 34 anni (il 21,8% della popolazione complessiva AIRE, che arriva a inci- dere per il 42% circa sul totale delle partenze annuali per solo espatrio). Non bisogna dimenticare, infine, tutti quelli che partono per progetti di mobilita di studio e formazione – che non hanno obbligo di registra- zione all’AIRE e chi e in situazione di irregolarita perche non ha ottempe- rato all’obbligo di legge di iscriversi in questo Anagrafe. Una popolazione giovane, dunque, che parte e non ritorna, spinta da un tasso di occupazione dei giovani in Italia tra i 15 e i 29 anni pari, nel 2020, al 29,8% e quindi molto lontano dai livelli degli altri paesi europei (46,1% nel 2020 per l’UE-27) e con un divario, rispetto agli adulti di 45-54 anni, di 43 punti percentuali. I gio- vani occupati al Nord, peraltro, sono il 37,8% rispetto al 30,6% del Centro e al 20,1% del Mezzogiorno. Al diva- rio territoriale si aggiunge quello di genere: se i ragazzi residenti al Nord risultano i piu occupati con il 42,2%, le ragazze della stessa fascia di eta ma residenti nel Mezzogiorno non superano il 14,7%. Il triplice rifiuto percepito dai giova- ni italiani – anagrafico, territoriale e di genere – incentiva il desiderio di estero e soprattutto lo fa mettere in pratica. Dal 2006 al 2022 la mobilita italiana e cresciuta dell’87% in gene- rale, del 94,8% quella femminile, del 75,4% quella dei minori e del 44,6% quella per la sola motivazione “es- patrio”. In questa situazione, gia fortemente compromessa, la pandemia di Co- vid-19 si e abbattuta con tutta la sua gravita rendendo i giovani italiani una delle categorie piu colpite dalle ricadute sociali ed economiche. La presa di coscienza di quanto forte sia stato il contraccolpo subito dai giovani e dai giovanissimi, gia in condizioni di precarieta e fragilita, in seguito all’esplosione dell’epide- mia mondiale, e stata al centro della creazione e formalizzazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resi- lienza (PNRR) e di diverse politiche adottate a livello europeo. Le azioni del PNRR sono volte a recuperare il potenziale delle nuove generazioni e a costruire un ambiente istituzionale il Rapporto Italiani nel Mondo 2022 è stato presentato a Roma lo scorso 8 novembre La Rivista · Dicembre 2022 38

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