La Rivista
G iunto alla 56a edizione, il Rapporto Censis interpreta i più significativi fenomeni socio-economici del Paese nella fase di crisi che stiamo attra- versando. Le Considerazioni generali introducono il Rapporto descrivendo una società che vive in una sorta di latenza di risposta, sospesa tra i segnali dei suoi sensori e la man- cata elaborazione di uno schema di funzionamento. Nella seconda parte, La società italiana al 2022 , che qui riprendiamo, vengono affrontati i temi di maggiore interesse emersi nel corso dell’anno: il ciclo del post-po- pulismo, l’ingresso in una nuova età dei rischi, il costo dei grandi eventi della storia, l’inceppamento dei mec- canismi proiettivi e la malinconia sociale, il riposizionamento latente del sistema economico. Corredano il Rapporto la terza e quarta parte con le analisi per settori : la formazione, il lavoro e la rappresentanza, il welfare e la sanità, il territorio e le reti, i sog- getti e i processi economici, i media e la comunicazione, la sicurezza e la cittadinanza. I grandi eventi della storia hanno fatto irruzione nelle microstorie del- le vite individuali: il 61% degli italia- ni teme che possa scoppiare il terzo conflitto mondiale, il 59% il ricorso alla bomba atomica, il 58% che l’Ita- lia entri in guerra. Con l’ingresso in una nuova età dei rischi, emerge una rinnovata domanda di prospettive di benessere e si levano autentiche istanze di equità, non più liquidabili come «populiste». Quella del 2022 non è una Italia sull’orlo di una crisi di nervi: si cerca una profilassi per l’immunizzazione dai pericoli cor- renti. Ma i meccanismi proiettivi, che spingevano le persone a fare «La società italiana al 2022» nel 56° Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese L’Italia post-populista e malinconica I meccanismi proiettivi, che spingevano le persone a fare sacrifici per essere migliori, adesso risultano inceppati e la società indulge alla malinconia La Rivista Società La Rivista · Dicembre 2022 32
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