La Rivista
La Conferenza sul futuro dell’Unione: un evento che ha messo in risalto una pratica di partecipazione democratica importante lavoro in corso, così come la nostra Unione ”. Oltre ai membri del Parlamento, erano presenti rappresentanti del Consiglio e della Commissione euro- pea, insieme ai cittadini chiamati ad animare i lavori della Conferenza. I partecipanti hanno esaminato in che modo le istituzioni europee stiano dando seguito alle 49 proposte che sono emerse nel corso dei lavori e che nel documento di sintesi diffuso dall’Europarlamento vengono definite “ un’istantanea di ciò che i cittadini e gli attori istituzionali ritengono azio- ni opportune che l’Europa dovrebbe intraprendere per rispondere alle sfi- de del presente e del futuro ”. La promozione della dimensione sociale dell’Unione Tra i fili conduttori entro cui sono state raggruppate le proposte vi è la promozione della dimensione sociale dell’Unione, che viene richiamata in relazione alla transizione ecologica – con la necessità quindi di proteggere i lavoratori nei settori più penalizzati dal passaggio all’economia verde, - alla salute, all’economia, ma anche alle migrazioni – con il richiamo alla necessità di partecipare allo sviluppo sociale dei Paesi extra Ue da cui pro- vengono importanti flussi migratori. Poi, la protezione dell’ambiente, e anche in questo caso si richiama la necessità di intervenire sull’econo- mia e per il contrasto ai cambiamenti climatici che sono tra le cause prin- cipali delle migrazioni. A seguire, si sottolinea l’importanza dell’autono- mia dell’Unione rispetto agli attori esterni - e qui vi è il grande tema dell’approvvigionamento energetico, ma anche quello dell’autonomia che riguarda medicinali e dispositivi me- dici, e delle infrastrutture digitali. Altro filo conduttore emerso è la sensibilizzazione e la promozione dell’educazione sull’Unione, che comprende l’idea di introdurre, in maniera strutturata e come modello comune di istruzione, l’insegnamento dell’educazione civica sui processi democratici, i valori dell’UE e la sto- ria dell’Europa. Si richiama inoltre la necessità di intervenire per creare un processo decisionale più inclusivo, migliorando e accrescendo la possi- bilità di partecipazione dei cittadini alla democrazia europea, incremen- tando l’interazione tra questi ultimi e le istituzioni europee, e coinvolgendo la società civile anche su temi più complessi come quelli di politica in- ternazionale. Con il conflitto in Ucraina emerge inoltre il richiamo a rafforzare il ruolo internazionale dell’Ue, chia- mata a svolgere un ruolo guida nella costruzione dell’ordine di sicurezza mondiale e a impegnarsi nei conses- si internazionali più importanti per conseguire obiettivi più ambiziosi in materia di contrasto ai cambia- menti climatici. Infine, ultimo filo conduttore delle proposte formulate è quello relativo alla costruzione di una società più umana, con la tutela del lavoro e l’introduzione di restrizioni di mercato che penalizzino chi non rispetta le norme etiche e calpesta i diritti umani. È giunto il momento di una convenzione europea A proposito invece della trasfor- mazione digitale della società, ac- celerata dalla pandemia, le proposte richiamano la necessità di protegge- re nello stesso tempo la dimensione umana nei processi decisionali e nella vita delle persone. Questo importante esercizio di demo- crazia conferma che molto resta an- cora da fare nella dimensione sociale, e non solo economica, dell’Unione. Ricorda inoltre che quest’ultima è strettamente connessa ai temi sociali e incide inevitabilmente sulla qualità della vita delle persone e dell’am- biente. E se la stessa presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato nel suo ul- timo discorso sullo stato dell’Unione che “ è giunto il momento di una convenzione europea ”, necessaria alla modifica dei Trattati, resta da La Rivista · Dicembre 2022 16
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