La Rivista

una condizione sufficiente per gene- rare ricchezza: le “rese valoriali” del vigneto Italia – secondo un’analisi realizzata dall’Osservatorio Uiv – registrano performance nettamente inferiori rispetto a quelle francesi, che segna una redditività tripla per ogni ettaro coltivato (16,6mila euro vs 6 mila) e per ogni ettolitro prodot- to (294 vs 82 euro). Serve fare ancora strada per garantire una remunerati- vità direttamente proporzionale alla qualità prodotta, con un percorso che parta da un governo del settore più razionale in materia di denomi- nazioni di origine fino al vino comu- ne. Dobbiamo ambire a scrivere – o riscrivere – una vera carta vocazio- nale dei nostri territori, ancorata a indicatori reali, con poche regole ma chiare per tutti i soggetti coinvolti, dai produttori agli enti di controllo per finire al trade e ai consumatori ”. Prezzi e mercati In generale, però sul fronte i prezzi della produzione, il bilancio è col segno +. L’indice Ismea registra infatti un +12% del settore vino nel suo complesso in confronto alla cam- pagna precedente, nonostante una produzione piuttosto abbondante. Partendo dai vini comuni si registra un +19% per i bianchi, mentre per i rossi l’incremento si è fermato al 9%. In Spagna, nello stesso periodo, i prezzi sono cresciuti più che in Italia aiutati tuttavia da una ven- demmia 2021 che ha registrato un calo produttivo del -21% sull’anno precedente. Salendo nella piramide qualitativa l’indice Ismea dei prezzi alla produ- zione, segnala aumenti dei listini anche nelle Igt (+6%). A confermare il buono stato di salute del mercato, nonostante le proble- matiche dei costi, c’è anche il dato relativo ai prezzi alla produzione dei vini Doc-Docg che, nella campagna appena terminata, hanno visto i prezzi medi crescere del +17%, con i bianchi che hanno sfiorato il +20% mentre i rossi si sono fermati sulla soglia del 16%. “ In termini di mercati l’Italia ha chiuso la campagna 21/22 con rial- zi dei listini soprattutto nei vini al vertice della piramide qualitativa – annota Fabio Del Bravo, responsabile Direzione Servizi per lo Sviluppo Rurale Ismea - Le prime battute della nuova campagna delineano uno sce- nario ancora incerto dove a pesare sono le molte incognite legate anche alle tensioni sui costi e alla logistica, che già lo sorso anno avevano creato preoccupazioni agli operatori ma che ora sono ancora più pressanti. I buoni risultati produttivi stimati, a dispetto dei timori estivi sulla sicci- tà, fanno sì che ci sarà disponibilità di prodotto di qualità anche in que- sta campagna e, mentre sul fronte estero la domanda sembra tenere seppur non con i brillanti risultati del 2021, su quella interna si eviden- zia qualche segnale di cedimento negli acquisti presso la distribuzione moderna anche se si deve conside- rare il recupero del fuori casa ”. La Rivista L’Italia da bere La Rivista · Settembre 2022 90

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