La Rivista

borazione nell’impresa dell’ispet- tore generale delle Ferrovie statali austriache, ingegnere Negrelli, ed ottenere le necessarie autorizzazioni dai suoi superiori» . L’ingegnere di Primiero promise non solo la sua collaborazione tecnica, ma anche un sostegno economico all’impresa con il collocamento dei due terzi di tutte le azioni della Basilea-Zurigo in Austria ed in Germania. L’azione più importante di Negrelli fu, tuttavia, quella di spronare gli amici di Zuri- go a proseguire nell’impresa senza preoccuparsi troppo degli sconvolgi- menti interni che si sarebbero con- cretizzati, di lì a poco, con la guerra di secessione del Sonderbund. Nel momento della massima minaccia di quella guerra civile, Luigi Negrelli non finì mai di spronare Martin Escher-Hess, ad «azionare la potente leva dell’industria e del commercio… Intervenite con impeto presso il vo- stro governo, dimenticando il colore politico degli altri governi, mettetevi con decisione, da solo o con alcuni amici, alla testa di queste impre- se, che devono diventare le nuove arterie pulsanti dell’industria e dei trasporti della Svizzera» . E quando l’amico, difronte alla minaccia di imminenti scontri armati, stava per desistere, Negrelli lo incitò ancora scrivendo: «Proprio adesso e proprio in presenza di questi funesti disor- dini interni la questione ferroviaria deve essere tenuta viva, perché essa svierà l’attenzione della popolazione dalla lotta politica e contribuirà alla pacificazione dei partiti più che tutti gli scritti e le mediazioni, perché infine le ferrovie devono cominciare a splendere sulla Svizzera come un arcobaleno» . Il suo incitamento fu molto convincente e subito furono avviati i lavori per la costruzione del primo tronco ferroviario, quello tra Zurigo e Baden. L’Ispettore della Direzione generale, Signor Negrelli, in Vienna assumeva la carica di Ingenieur en Chef , cioè di ingegnere con la superiore direzione tecnica dell’intera impresa. I lavori furono portati a termine, per i tempi, con celerità. Il primo viaggio di prova fu effettuato il 6 agosto 1847. Il giorno dopo si tenne l’inaugurazione uffi- ciale della ferrovia Zurigo-Baden, la cosiddetta Spanischbrötlibahn , così chiamata da Spanisch Brötli o Spa- nisch Brödli , una specialità dolciaria di Baden tanto cara agli zurighesi. Il tragitto di 22,5 chilometri si poteva adesso percorrere in circa 30 minuti, invece delle 3 ore e 45, che impiega- vano le più veloci carrozze dell’epo- ca. Molti altri furono gli alti incari- chi di Negrelli in Svizzera e, dopo la Svizzera, ci fu il grande impegno in tutto l’Impero austro-ungarico, dal Lombardo-Veneto alla Galizia, da Innsbruck a Praga, fino alla sua più grande impresa: la progettazione e la realizzazione del Canale di Suez. Il primo volantino che annunciava la prossima apertura della ferrovia Zurigo-Baden in 30 minuti, 1° maggio 1847 I binari per la costruzione della Spanischbrötlibahn furono forniti dalle officine inglesi, le locomotive dalla Germania ed i vagoni dall’Austria. Nell’immagine la prima locomotiva ricostruita in occasione del 1° centenario nel 1947. La Rivista Cultura La Rivista · Settembre 2022 72

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