La Rivista

te in questi ultimi anni. Ecco, la volgarità e la maleduca- zione, purtroppo, sono il nuovo mood … manca quel garbo che fanno di un individuo una persona distinta. La collezione di Prêt-à-Porter 2017/2018 segna l’inizio del suo cammino nel “ Prêt-à-porter ad alto posizionamento”. Può spiegarci di cosa si tratta? Con quali tre aggettivi definirebbe i capi di questa categoria? Il Prêt-à-porter nasce guardando alla Couture , ovve- ro mantenere i simboli di eleganza e proporzione in un abito. Qualità, eleganza e stile sono necessari per le mie collezioni; pertanto, a parte le lavorazioni che devono necessariamente essere industrializzate, le materie pri- me sono sempre di ottima qualità. Si parla tanto di sostenibilità, cambiamenti climatici. Ha mai pensato di integrare nelle sue collezioni fibre o tessuti ecologici? Creando da sempre Alta Moda, laddove i tessuti pre- ziosi sono in fibre di seta o lana o cotone o lino da sempre. Sono solito utilizzare materiali di origine naturale con un impatto ambientale infinitamente inferiore rispetto a fibre artificiali, tipo il poliestere. I tessuti sintetici, a causa della loro composizione, hanno un tasso di biodegradabilità molto basso e incidono nega- tivamente sull’ambiente causa il loro sviluppo produttivo, per esempio, che richiede consumi energetici smisurati, emissioni di CO2 elevatissime e un rischio molto alto di dispersione di sostanze chimiche pericolose durante la lavorazione. È essenziale che il mondo della moda rifletta su un punto importantissimo: la produzione di tonnellate di abbiglia- mento, accessori, calzature, borse, ecc. con materiale sintetico. È un vero rischio per l’ambiente e il bisogno di ridimensionare tutto ciò è diventato ormai urgente. Altro aspetto che andrebbe considerato seriamente sareb- be quello di non spingere verso un numero elevatissimo di collezioni diverse, prodotte nell’arco dello stesso anno. Cosa le piace fare veramente? Dove sfoga la sua creatività di stilista? Amo qualsiasi cosa io faccia all’insegna del “bello” e che mi rende felice, ma che è apprezzata anche da chi mi circonda, fosse anche una mise en place . Amo diversificare i miei interessi. Spaziare con la crea- tività. Resta il comune denominatore dell’eleganza. Ali- mento la mia creatività viaggiando. La curiosità che mi ha sempre e fortunatamente accompagnato mi spinge a visitare sempre nuovi posti, che magari torno a rivisitare per quel qualcosa che mi ha incuriosito, come un quadro o un capitello corinzio. Su una rivista ho letto che è “Apriliano, di Latina, nato nel 1954” – data che, vista la laurea, non mi torna. È più giovane, esatto? (tanto per attenerci ai fatti). Guardando nello specchietto retrovisore, rifarebbe tutto da capo? Esatto è una svista dell’autore - mi sono stati dati mol- ti più anni. E sono soddisfatto di quanto fatto, magari non in ogni suo minimo aspetto. Ci sono alcune piccole eccezioni. Ne ho tratto lezione. La perfezione non è di questo mondo. Difatti, come ha detto Tony Curtis nella famosa comme- dia di Billy Wilder con Marilyn Monroe, Some like it hot (A qualcuno piace caldo): “ Nessuno è perfetto ”. La ringrazio molto della sua disponibilità e le auguro tanti successi! 1 1 Ringrazio Alessandra Pedrazzoli del contatto La Rivista Impresa La Rivista · Settembre 2022 35

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