La Rivista

Il restyling delle uniformi storiche delle Guardia di Finanza risale al 2007. Questa è stata un’esperienza ve- ramente particolare. Ho dovuto attenermi ad un rigido protocollo, dal quale era pressoché impossibile distan- ziarsi. L’unica “licenza artistica” è stata quella di aver in- trodotto il velluto come tessuto prezioso per enfatizzare il berretto e i polsi delle giacche di color “bigio“. Ho dovu- to fare un’accurata ricerca storica per arrivare all’esatta nuance di colore che è stato - ed è ancora - un segno di riconoscimento della Guardia di Finanza italiana. Alta Moda: ha debuttato nel 2005 con capi ispirati alle ninfe. Jugendstil, Edith Piaf, Marlene Dietrich, Maria Antonietta sono altre fonti da cui si è lasciato suggestionare. Dove trova idee innovative per i suoi capi? Un’idea per le collezioni aleggia sempre nell’aria. Sono sensazioni che si hanno e che possono influenzare la cre- atività del designer. Per quanto mi riguarda, può accadere che sia un film che sto guardando a fornirmi l’inspirazio- ne, così è stato per la Edith Piaf . Oppure una visita ad un museo, come nel caso delle parrucche settecentesche che mi hanno suggerito la Marie Antoinette …. Creando Alta Moda, a quale clientela si rivolge? La cliente che acquista Alta Moda conduce una vita sociale che richiede un certo tipo di abbigliamento. Ma può essere anche l’occasione di un matrimonio impor- tante a far desiderare un abito di una certa importanza con preziosità sartoriale. Una cliente che veste Alta Moda indossa questi capi pre- ziosi con grande consapevolezza e naturalezza. Ha avviato anche la linea “Shewhite”, dedicata alla sposa. A che tipo di sposa pensa, creando i capi? Sicuramente a spose eleganti che rivelano ma che non svelano. Non amo la sposa provocante, molto scollata e invereconda. Ai miei occhi la sposa deve mantenere un certo rigore, un garbo ed una semplicità sinonimo di ele- ganza, nel puro rispetto del simbolo del matrimonio - se una persona ci crede. Posso sembrare malinconico pensando ai tempi che fu- rono, ma non è così. Pur stravolgendo le regole, come la moda esige, è importante - secondo me - mantenere un decoro e un contegno lontano da una volgarità imperan- stata quella di enfatizzare la linea delle uniformi dal toc- co tipicamente sartoriale e naturalmente eleganti. Successivamente è rimasto ancora in campo delle uniformi e ha firmato la realizzazione di quelle nuove della Guardia di Finanza italiana nel massimo rispetto della tradizione sartoriale militare. Com’è stata quest’esperienza? Abito della Collezione Armonie e disarmonie La Rivista · Settembre 2022 34

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