La Rivista

Ursula Von der Leyen: “ Mai prima d’ora questo Parlamento si è trovato a discutere lo stato della nostra Unione mentre sul suolo europeo infuriava la guerra ” che consentiranno agli Stati membri di ridurre il consumo complessivo di energia elettrica, l’introduzione di un massimale per le entrate delle imprese che la producono a basso costo e il cui ricavato sarà destina- to a mitigare la situazione, e una modifica al quadro temporaneo in materia di aiuti di Stato per la con- cessione di garanzie statali alle im- prese del settore energetico a corto di liquidità. Il richiamo formulato al Parlamento però è che gli inter- venti utili al superamento della crisi nell’immediato si accompagnino a un riassetto complessivo del settore, riformando profondamente il mer- cato dell’energia elettrica a favore delle fonti rinnovabili a basso costo. L’impostazione di un nuovo paradig- ma è già in fase di costruzione con il Green Deal europeo – ha sottolineato la Presidente. Inoltre, in vista della progressiva importanza delle terre rare per la crescita dell’industria e la transizione ecologica, von der Leyen ha citato anche i recenti accordi di politica commerciale, che coinvol- gono paesi come il Cile, il Messico e la Nuova Zelanda, e annunciato una normativa europea sulle materie pri- me critiche. L’importanza del Next Generation Eu Per sostenere economia e cresci- ta la Presidente della Commissione ha ricordato ancora una volta l’im- portanza degli investimenti legati al Next Generation Eu, il cui cammino “ è appena iniziato ” e che sosterrà occupazione e innovazione. Il piano, concepito due anni fa, è “ esattamen- te ciò di cui l’Europa ha bisogno in questo momento ” – precisa von der Leyen, mentre non si può dire lo stesso per la “ governance economi- ca ” dell’Unione, che deve poter far fronte alla transizione verso un’eco- nomia “ digitale e a emissioni zero ” e considerare perciò il necessario au- mento del debito pubblico. “ Servono norme di bilancio che ci consentano investimenti strategici ma che sal- vaguardino nel contempo la sosteni- bilità delle finanze pubbliche ” – af- ferma von der Leyen, che annuncia per ottobre la presentazione di nuove linee guida sulla materia i cui prin- cipi di base saranno una maggiore flessibilità concessa agli Stati mem- bri nel loro percorso di riduzione del debito e, insieme, una maggiore responsabilità di questi ultimi nel realizzare quanto concordato, attra- verso “ norme più semplici che tutti siano in grado di seguire ”. In que- sto quadro, per la Presidente della Commissione l’obiettivo è di “ creare uno spazio aperto agli investimenti strategici e di dare ai mercati finan- ziari la fiducia di cui hanno bisogno ”, conciliando stabilità e crescita. Con l’impennata dei prezzi dell’ener- gia e dell’inflazione tuttavia è pro- prio la crescita ad essere messa in questione, in tutta Europa. In Italia, dopo l’approvazione da parte del go- verno guidato da Mario Draghi di un nuovo decreto per 14 miliardi di euro di aiuti per le famiglie e le imprese, pochi giorni prima delle elezioni politiche, Confindustria ha calcola- to che il costo del gas potrebbe far diminuire il Pil del 2,2% o del 3,2% per il biennio 2022-2023; se il caro gas dovesse poi persistere anche nel 2023 sarebbero a rischio oltre 580 mila posti di lavoro – secondo il Centro studi di Confindustria. Un allarme analogo era stato lanciato pochi giorni prima anche da Con- fcommercio, che prevede il rischio di una recessione se le cose non doves- sero migliorare, mente si abbassano anche le aspettative di crescita for- La Rivista · Settembre 2022 16

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