La Rivista

I temi della sicurezza e dell’approvvigionamento energetico sono stati al centro del discorso sullo stato dell’Unione che la Presidente della Commis- sione europea Ursula von der Leyen ha tenuto al Parlamento europeo il 14 settembre scorso. Al Parlamento europeo lo stato dell’Unione di Viviana Pansa comune del gas è già all’84%, quota che supera quanto stabilito dal rego- lamento adottato nel giugno scorso proprio per far fronte alle perturba- zioni del mercato che progredivano con l’avanzare del conflitto. Prose- gue anche la diversificazione dell’ap- provvigionamento, con il ricorso a Stati Uniti, Norvegia, Algeria e altri, impegno che ha fatto scendere le importazioni di gas dalla Russia dal 40% dello scorso anno al 9% per il gas via gasdotto. Manipolazione attiva del mercato dell’energia Tuttavia, le conseguenze di quella che la Presidente della Com- missione ha definito una “ manipo- lazione attiva del nostro mercato dell’energia ” da parte della Russia sono e continueranno ad essere pe- santissime: “ i mesi che ci aspettano non saranno facili, né per le famiglie che faticano ad arrivare a fine mese, né per le imprese chiamate a fare scelte difficili sul loro futuro – ha ammesso von der Leyen, riferendosi in particolare ai prezzi del gas che, anche per la crisi climatica, sono aumentati “ di oltre 10 volte rispetto a prima della pandemia ”. Per far fronte a questo shock, la Presidente ha annunciato una serie di misure S ono temi legati al cambia- mento climatico le cui es- treme conseguenze si sono viste anche questa estate in un’Europa in forte sofferenza per la siccità e devastata dagli incendi, e su cui l’Unione si era già promessa di lavorare nel tempo. Questioni che rappresentano oggi delle emergenze anche per il conflitto in corso tra Ucraina e Russia, che ha innescato dinamiche impreviste e conse- guenze difficilmente gestibili . “ Mai prima d’ora questo Parlamento si è trovato a discutere lo stato della nostra Unione mentre sul suolo europeo infuriava la guerra ” – ha ricordato la Presidente all’inizio del suo intervento, ribadendo poi la solidarietà e l’impegno dell’Ue al fianco dell’Ucraina, “con armi, fondi, ospitalità per i rifugiati” e “con le sanzioni più severe che il mondo abbia mai visto”. Sanzioni che - ha chiarito - “resteranno in vigore” perché l’economia russa ne ha risentito pesantemente e perché “è il momento della risolutezza, non delle concessioni ”. Von der Leyen ha quindi ribadito la necessità di porre fine alla dipen- denza dell’Unione dai combustibili fossili russi e ha segnalato che il percorso intrapreso dello stoccaggio La Rivista Europee La Rivista · Settembre 2022 15

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