La Rivista

Le tensioni internazionali pesano inevitabilmente anche sull’economia con targa rossocrociata, ma il Paese sta riuscendo a contenere i danni e a non perdere la rotta. Così la Svizzera naviga anche con acque agitate di Lino Terlizzi del cammino, con un margine di oscillazione che in linea di massima è quindi abbastanza contenuto, salvo colpi di scena negli ultimi tre mesi dell’anno. Sul versante della crescita economi- ca, secondo la SECO la Svizzera ha registrato una flessione del 2,5% nel 2020 pandemico ed è poi risalita bene nel 2021, con un aumento del Prodot- to interno lordo del 3,9%. Indichia- mo qui le cifre corrette dagli eventi sportivi (la Confederazione è sede di grandi organizzazioni sportive internazionali, con ampi giri d’affari e indotti economici legati alle varie manifestazioni). La previsione per il 2022 è di una crescita del 2%, mentre per il 2023 viene indicato un 1,1%. Queste ultime cifre si prestano a due considerazioni di fondo. Da una parte si tratta di un chiaro ridimensiona- mento rispetto alle previsioni SECO precedenti, del giugno scorso, che erano rispettivamente 2,6% e 1,9%. Dall’altra parte si tratta di cifre che esprimono ancora una buona tenuta della Svizzera. Soprattutto tenendo conto delle tensioni geopolitiche ed economiche ancora presenti a livello internazionale, tra queste la guerra in Ucraina causata dall’invasione russa, i sommovimenti nel mercato dell’e- nergia, l’inflazione elevata, le code di pandemia e le strettoie nelle catene di rifornimento di beni e servizi in parte ancora esistenti. L e previsioni congiunturali, rese note dalla Segreteria di Stato dell’economia (SECO) il 20 settembre scorso, consentono di avere una fotografia ufficiale di ciò che è accaduto sin qui e di ciò che potreb- be accadere nei prossimi mesi alla Svizzera in campo economico. Oltre ai dati acquisiti per il 2020 e il 2021, l’analisi SECO comprende appunto anche le stime aggiornate per il 2022 e il 2023. Le previsioni come si sa hanno sempre margini di incertezza, che possono derivare dalla sopravva- lutazione o dalla sottovalutazione di elementi già presenti nello scenario, oppure più semplicemente anche dall’intervenire di nuovi elementi nei mesi successivi alla pubblicazione delle previsioni stesse . La crescita economica Ciò naturalmente è tanto più vero in fasi di ampi mutamenti e di volati- lità, infatti negli ultimi anni abbiamo visto spesso cambiamenti e aggior- namenti di previsioni. C’è peraltro da dire che le istituzioni economiche più serie cercano di usare cautela e ragionevolezza nelle analisi dei dati, anche per non perdere credibilità con cambiamenti troppo clamorosi rispetto a quanto affermato in pre- cedenza. Per quel che riguarda il 2022, inoltre, bisogna dire che mentre scriviamo siamo ormai a tre quarti La Rivista Elvetiche La Rivista · Settembre 2022 11

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