La Rivista

il proprio corpo, anche se non necessariamente viene perseguito un ideale di magrezza estremo. Come le persone con obesità, le persone con disturbo da alimentazione incontrollata possono essere oggetto di discriminazione da parte degli altri a causa della loro condizione fisica. A queste condizioni patologiche, definite secondo criteri definiti nel DSM-5 ( Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders ) si aggiungono due categorie di disturbi, la prima con caratteristiche definite dal ma- nuale (come il picacismo, ossia l’abitudine ad ingerire materiali non commestibili) e la seconda con caratte- ristiche non definite (come l’ emotional eating o la food addiction ). Per quanto riguarda la diffusione, in Italia l’Istituto Su- periore di Sanità riporta una prevalenza dello 0,2-0.8% del peso. Rispetto agli altri disturbi dell’alimen- tazione, nel binge eating i pazienti hanno me- diamente una maggiore frequenza di sovrap- peso o obesità, una età di esordio più varia (che può essere a qualsiasi età, mentre per anoressia nervosa e bulimia nervosa è soprattutto in età adolescenziale), una maggiore prevalenza an- che nelle persone di sesso maschile. Spesso le persone con disturbo da alimentazione incon- trollata si rivolgono ai centri per il trattamento dell’obesità, ma rispetto ai pazienti con obesità riportano una maggiore presenza di sintomi psichiatrici, in particolare depressione, disturbi d’ansia e di personalità. Anche chi soffre di disturbo da alimentazione incontrollata prova un senso di vergogna e di insoddisfazione per Le patlogia dei disturbi alimentari non si limitano solo a bulimia e anoressia, malattie più diffuse e più note. La Rivista · Marzo 2022 86

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