La Rivista
occupato tra il 1403 e il 1424 a creare la porta nord del Battistero, impara i segreti della fusione del bronzo e della scultura a rilievo. In una nota di pagamento datata tra il 1404 e il 1407, sono elencati oltre a Ghiberti i suoi undici aiutanti, tra cui Giuliano di ser Andrea, Bernardo Ciuffagni e Donatello. Il primo David Il 24 gennaio 1408 Donatello rice- ve il suo primo importante incarico per la tribuna ovest del Duomo di Santa Maria del Fiore su cui dovreb- bero posare dodici statue di profeti. 5 Poco più che ventenne esegue il suo primo David destinato a un con- traforte della tribuna esterna della facciata del Duomo, ma dopo aver raggiunto la destinazione originaria la scultura viene calata giù, poiché troppo piccola per essere vista dal basso e nel 1416 è acquistata dalla Signoria e trasportata a Palazzo Vecchio, a sottolineare l’omologia tra la fiera determinazione del giovane scolpito da Donatello e le aspirazioni autarchiche della signoria cittadina. Il David, alto 191 cm, è raffigurato con la tipica posa dopo la battaglia, vittorioso, con la testa del gigante Golia ai suoi piedi, la pietra ancora conficcata al centro della fronte e la fionda appoggiata sulla chioma. La maestria tecnica è tale che le figure di David e Golia sono scolpite in un unico blocco: una novità assoluta per la scultura del tempo. La “ viva- cità fieramente terribile ” 6 ne farà subito un modello di riferimento sia artistico che politico. Per certi versi la scultura è ancora legata ai canoni gotici (le proporzio- ni delle arti sottili e allungate), ma si scandisce già la mano donatelliana: il volto con i grandi occhi ben decisi, il naso e le labbra marcate, il mento con una fossetta appena accennata, la fronte un attimo aggrottata, cioc- che di capelli ribelli e boccoli stretti da una corona di amaranto. Tra le innovazioni del giovane scultore la posa in contrapposto, o chiasmo 7 , se- condo il canone di Policleto, dove il corpo poggia sulla gamba sinistra, a cui corrisponde un’opposta torsione del busto. Le mani, molto realistiche, sono sicuramente copiate da uno studio dal vivo. San Giovanni Evangelista Ancora nel 1408, per le nicchie classicheggianti a conchiglia della facciata del Duomo, a fianco della porta centrale, arriva l’ordine a Do- Museo del Bargello, cortile interno Duomo Santa Maria in Fiore, Firenze, Porta della Mandorla La Rivista · Marzo 2022 72
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