La Rivista
ternet o presentazioni (47,8%). Tra i canali di distribuzione ritenuti più importanti per il futuro del settore figurano sempre le librerie indipen- denti (62,7%), gli store online (62,0%) e la vendita diretta (50,9%). A conclusione del 2020, il bilancio complessivo dichiarato dagli editori in termini di perdite economiche è meno drammatico rispetto a preoc- cupazioni e incertezze manifestate nei momenti più critici dell’anno: complessivamente, la quota di edito- ri che a fine anno hanno dichiarato un calo del fatturato risulta inferiore di 26 punti percentuali rispetto alle previsioni fatte tra maggio e settem- bre. Anzi, il 16,9% degli editori ha ammesso di non aver subito alcuna riduzione del fatturato e il 14,9% ha sostenuto di averlo addirittura au- mentato. Giovani e donne i lettori più assidui La quota più alta di lettori con- tinua a essere quella dei giovani: ha letto almeno un libro per motivi non strettamente scolastici o professio- nali il 58,6% dei ragazzi tra gli 11 e i 14 anni (ma in questa fascia di età i lettori sono diminuiti negli ultimi 10 anni di 6,8 punti percentuali). Tra uomini e donne continua a persistere un divario rilevante. Nel 2020 la percentuale delle lettrici è del 46,4%, in aumento di due punti percentuali rispetto al 2019, e quella dei lettori è al 36,1%. In assoluto, il pubblico più affezionato alla lettura è rappresentato dalle ragazze tra gli 11 e i 24 anni (oltre il 60% ha letto al- meno un libro nell’anno). La quota di lettrici scende sotto la media nazio- nale dopo i 60 anni, mentre per i ma- schi è sempre inferiore al 50% tranne che per i ragazzi tra 11 e 14 anni. Il livello di istruzione si conferma elemento determinante: legge libri il 72,8% dei laureati, il 49,1% dei diplo- mati e solo il 26,8% di chi possiede al più la licenza elementare. L’abitu- dine alla lettura continua ad essere più diffusa nelle regioni del Nord: ha letto almeno un libro il 48,2% dei residenti nel Nord-ovest, il 48,5% di quelli del Nord-est, il 44,3% delle regioni del Centro e il 29,2% dei resi- denti al Sud. Nelle isole si conferma una realtà molto differenziata tra Sicilia (29,5%) e Sardegna (40,7%). Nel 2020, poco meno della metà dei lettori (44,6%) dichiara di aver letto al più tre libri nei dodici mesi pre- cedenti l’intervista, dato stabile ri- spetto al 2019; si tratta dei così detti “lettori deboli” tra i quali si ritrovano poco meno della metà dei lettori ma- schi (48,5%) e delle persone tra 11 e 14 anni (47,2%). Il 15,2% si annovera tra i “lettori forti” (con almeno 12 libri letti nell’ultimo anno), valore stabile rispetto al 2019. La lettura è fortemente influenzata dall’ambiente familiare: i bambini e i ragazzi sono certamente favoriti se i genitori hanno questa abitudine. Tra chi ha entrambi i genitori lettori è pari al 78,1% la quota di ragazzi di 6-18 anni che legge; si attesta al 64,5% se è solo la madre ad avere l’abitudine alla lettura e al 63,8% se è solo il padre. La percentuale di lettori di 6-18 anni scende, invece, al 36,3% se entrambi i genitori non sono let- tori di libri. il 9,4% legge solo ebook o libri online mentre lo 0,3% ascolta solo audiolibri La Rivista Società La Rivista · Marzo 2022 61
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