La Rivista

prodotti sono più classici, come quelli realizzati con scarti di pelle o tessuto, altri invece mantengono quell’anima upcycled che ci ha ca- ratterizzato soprattutto all’inizio. Chi vi fornisce questo materiale? O andate “a caccia” presso altre aziende? I nostri canali di approvvigiona- mento sono vari ed eterogenei, dipen- de dal tipo di materiale. Per esempio, per le camere d’aria ci rivolgiamo ai soggetti più ovvi per questa tipologia di materiale, cioè i gommisti della nostra zona, mentre per le rimanenze di tessuto e gli scarti di pelle abbiamo vari riferimenti, alcuni sono operatori che raccolgono questi materiali dai grossi marchi della moda, altri sono distributori che mettono da parte i materiali che ritengono non com- mercializzabili, in altri casi sono le stesse aziende che li producono o li lavorano. Trattandosi di diverse tipologie di materiali, con provenienze diverse, anche a parità di materiale, i canali sono molteplici, e variano anche in base al periodo, o in base alle op- portunità che ci si presentano. Può capitare per esempio che un’azienda ci contatti e ci chieda se siamo inte- ressati ai loro materiali di scarto, e se compatibili con la nostra attività sicuramente non ci facciamo scap- pare quest’opportunità. Con queste tipologie di materiali non c’è mai un riferimento fisso, dipende da tanti fattori, e il canale di approv- vigionamento varia sensibilmente da periodo a periodo, in base alle dis- ponibilità, alla domanda dei clienti e alle opportunità che si presentano. Impiegate anche materiali del tutto nuovi, ecocompatibili, che nessuno potrebbe immaginare nella produzione di borse? Se positivo, quali? Se possiamo fare un’anticipazio- ne, quest’anno dovremmo inserire un nuovo materiale, il Piñatex, un materiale ricavato dalla lavorazione degli scarti di ananas. È un mate- riale che ha ottenuto un’altissima notorietà nel settore della moda so- stenibile, per le sue peculiarità e per la sua somiglianza alla pelle. In realtà ne eravamo interessati da tempo, ma a causa della situazione Covid e di problematiche dell’azien- da produttrice, c’è stato un blocco nelle forniture durato per molto tem- po. Ora siamo riusciti a metterci le mani, ma prima di proporlo ai nostri clienti, dobbiamo farne un accurato studio, per capirne a pieno le carat- teristiche e le peculiarità e poterlo adattare ai nostri modelli, cosa non sempre banale né scontata, quando si usa un nuovo materiale, soprattut- to se così particolare. I prodotti cruelty free sono privi di qualunque materiale di origine animale. Come ci possiamo immaginare borse di tale tipo? Semplice, basta non utilizzare per questi prodotti nessun materiale di origine animale. Qualcuno pensa immediatamente alla pelle, ma in realtà ci sono anche tessuti di origi- ne animale, come lana e seta, oppure i materiali di rinforzo, non visibili dall’esterno, che possono provenire La Rivista · Marzo 2022 40

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