La Rivista

zione digitale dell’attività manifattu- riera delle Pmi attraverso l’utilizzo di tecnologie abilitanti individuate dal piano Transizione 4.0. Una particola- re attenzione verrà rivolta ai progetti che puntano a favorire l’economia circolare, la sostenibilità ambientale e il risparmio energetico. Le imprese che richiederanno l’age- volazione non dovranno però aver effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso uno stabili- mento situato in un’altra parte dello Spazio Economico Europeo (SEE) che realizzi prodotti o servizi oggetto dell’investimento, impegnandosi a non farlo anche fino ai 2 anni succes- sivi al completamento dell’investi- mento stesso. Le agevolazioni verranno concesse utilizzando le possibilità offerte dal Temporary framework comunitario. Internazionalizzazione: i contributi alle CCIE È stato registrato alla Corte dei Conti in gennaio, il decreto datato 30 novembre “ Requisiti, criteri e moda- lità per la concessione dei contributi alle Camere di commercio italiane all’estero per l’esecuzione di progetti per l’internazionalizzazione delle pic- cole e medie imprese ”. Pubblicato in Gazzetta all’inizio di marzo, il decreto – in nove articoli – spiega i criteri e requisiti necessari alle CCIE per ottenere un contributo del Mise a sostegno di progetti volti a “ sostenere lo svolgimento di speci- fiche attività promozionali, di rilievo nazionale, per l’internazionalizzazio- ne delle piccole e medie imprese ”. In particolare, l’articolo 2 – dopo aver ricordato che la Camera deve presen- tare un Programma promozionale Il Piano voucher per le imprese nasce per favorire la connettività a internet ultraveloce e la digitalizzazione del sistema produttivo su tutto il territo- rio nazionale. Le imprese potranno richiedere un contributo - da un mi- nimo di 300 euro ad un massimo di 2.500 euro per servizi di connettività a banda ultralarga da 30 Mbit/s ad oltre 1 Gbit/s - direttamente agli ope- ratori di telecomunicazioni che si sa- ranno accreditati sul portale dedicato all’incentivo, attivato da Infratel Italia che gestisce la misura per conto del Ministero dello sviluppo economico. Le risorse destinate a questa misura ammontano complessivamente a 608.238.104 euro. Si tratta – sottoli- nea il ministero – di un intervento che rientra nell’ambito della Strategia italiana per la banda ultralarga ed è anche tra le priorità indicate nel PNRR. Il Piano Voucher per le imprese avrà durata fino a esaurimento delle ri- sorse stanziate e, comunque, fino al 15 dicembre 2022. La durata della misura potrà essere prorogata per un ulteriore anno. Il secondo intervento nasce per in- centivare le donne ad entrare nel mondo delle imprese, supportando le loro competenze e creatività, at- traverso contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati. Il decreto del Mise integra le risorse a sostegno dell’imprenditoria femminile con i 400 milioni di euro previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. In particolare, il decreto rafforza sia il nuovo Fondo per l’imprenditoria femminile, sia le altre misure già av- viate come Nuove Imprese a Tasso zero, a supporto della creazione di piccole e medie imprese e auto im- prenditoria, e Smart&Start , che sup- porta start-up e PMI innovative. L’obiettivo è di sostenere almeno 2400 imprese femminili, agevolando la realizzazione di progetti impren- ditoriali innovativi, supportando le startup femminili attraverso attività di mentoring, assistenza tecnico-ma- nageriale e misure per la concilia- zione vita-lavoro, creare un clima culturale favorevole che valorizzi l’imprenditorialità femminile attra- verso misure di accompagnamento, monitoraggio e campagne di comu- nicazione. Sono invece 678 i milioni di euro previsti dal nuovo regime di aiuti a sostegno degli investimenti delle pic- cole e medie imprese italiane nella realizzazione di progetti innovativi legati a tecnologie 4.0, economia cir- colare e risparmio energetico. Si tratta di finanziamenti garantiti dal programma d’investimento euro- peo React-Eu e dai fondi di coesione. Come chiarito dallo Sviluppo eco- nomico, i finanziamenti previsti dal nuovo regime di aiuti sono destinati per circa 250 milioni agli investi- menti da realizzare nelle regioni del Centro - Nord (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, To- scana, Valle d’Aosta, Veneto, Umbria e Province Autonome di Bolzano e di Trento), mentre circa 428 milioni sono previsti per quelli nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna). Di queste risorse, una quota pari al 25% è destinata ai progetti proposti dalle micro e piccole imprese. L’importo massimo agevolabile per ogni investimento innovativo non potrà essere superiore a 3 milioni di euro e dovrà favorire la trasforma- La Rivista · Marzo 2022 19

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