La Rivista

continentale al suo prezzo. Le san- zioni potrebbero però arrivare presto fino alla messa al bando dell’approv- vigionamento dalla Russia, concor- dato insieme a Gran Bretagna e Stati Uniti. Proprio questi ultimi si sono detti disponibili a fornire all’Unione una quota di gas liquido equivalente a quella in arrivo da Mosca. La road map per la sicurezza energetica eu- ropea appare così avviata, e anche il presidente del Consiglio dei ministri italiano Mario Draghi, ha assicurato la presentazione di un piano di diver- sificazione energetica dettagliato. Ma non è solo la dipendenza energe- tica a minare la sicurezza dell’Unio- ne: nella dichiarazione di Versailles si sottolineano altre dipendenze in settori critici, come le materie prime critiche, i semiconduttori, la salute, il digitale, i prodotti alimentari. Si tratta di settori altamente sensibili, che richiedono interventi concertati a livello europeo e investimenti le cui risorse vanno ben al di là dei bilanci nazionali – come ha sottolineato il presidente Draghi nella conferenza stampa successiva al vertice fran- cese. Così come per la risposta alla pandemia, anche per la politica ener- getica e per i settori sopramenzionati emerge dunque la necessità di recu- perare ingenti risorse dai mercati. Per Draghi vi è la necessità più ampia di riconsiderare tutto l’apparato rego- latorio dell’Ue messo in crisi da que- sta situazione di emergenza – in ulti- mo quella ucraina. “ Questo argomen- to – ha detto il Presidente del Consi- glio italiano – lo ritroviamo sul Patto di stabilità, lo ritroviamo sulle leggi sugli aiuti di Stato, sugli standard dei prodotti agricoli eventualmente da importare, sul mercato dell’elettricità. In sostanza c’è la convinzione ormai consolidata della Commissione che occorra rivisitare temporaneamente le regole che ci hanno accompagnato in questi anni ”. Ma questa “rivisi- tazione” è un ripensamento globale che investe il modo stesso di pensare all’Unione, e alle realtà politiche, sociali ed economiche nel mondo at- tuale. Per anni, il paradigma liberista si è imposto propugnando il libero mercato e la globalizzazione come unico percorso possibile alla “ fine della storia ”. Ora che ne sono emerse le criticità, si torna a riconsiderare il ruolo della politica, tentando, ove possibile, di porre un argine alle pro- blematiche più evidenti. Di sicurezza energetica e alimenta- re ha discusso anche l’Eurogruppo seguito al vertice di Versailles, dove sono state definite nuove sanzioni per la Russia, quali lo stop all’impor- tazione di prodotti in ferro e acciaio o il divieto di esportazione di tecnolo- gie e servizi legati al settore energeti- co, con l’eccezione del nucleare e del trasporto di gas e petrolio. In risposta, Mosca ha annunciato il blocco delle esportazioni di zucchero, grano, sega- le, orzo e mais. In questa sede il mini- stro delle Finanze tedesco, Christian Lindner ha richiamato la necessità di “ discutere insieme su come pos- siamo ridurre l’impatto economico negativo sull’Europa ” dell’improvviso peggioramento del quadro politico. E di impatto negativo ha parlato anche il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni, sottolineando come la stima di crescita dell’eurozona al 4% prevista per quest’anno, andrà certamente rivista al ribasso. Con la guerra continua a crescere intanto il numero di coloro che cercano di fuggire all’estero, in un Paese che dal 2000 ad oggi ha già perso il 15% della sua popolazione Destinata a fallire l’attivazione del Nord Stream 2 La Rivista Europee La Rivista · Marzo 2022 17

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