La Rivista
Quale la valutazione dell’Italia da parte della più importante banca svizzera? Lo chiediamo a Matteo Ramenghi, Chief Investment Officer UBS Wealth Management Italy. Situazione complessa ma non (ancora) preoccupante di Corrado Bianchi Porro ge i costi delle materie prime e dei metalli industriali che sono pure più che raddoppiati. Quindi, quello che si riscontra è una decelerazione molto marcata, che vale come per tutto il resto dell’Eu- ropa, ma in particolar modo per chi ha un settore industriale importante come l’Italia e la Germania. Tutto questo in un contesto nel quale, però, altre aree dell’economia conti- nuano ad andare bene: i servizi che sono in ripresa, chiaramente perché vengono tolte le restrizioni legate al Covid e poi ci sono i benefici del PNRR e del Recovery Fund sui quali finora è stato utilizzato tutto, nei tempi concordati con l’UE. Per cui, continuiamo a vedere – precisa Matteo Ramenghi - una crescita del Pil quest’anno vicina al 3%, di poco sotto. Il dato del primo trimestre è stato anche migliore rispetto alle atte- se: una leggera crescita dello 0,1%. Considerando però che a gennaio per l’effetto di Omicron gli italiani erano tutti in casa, questo è stato un dato migliore rispetto alle attese. Il secondo trimestre non dovrebbe es- sere un granché, perché c’è l’impatto pieno della guerra; il terzo beneficerà invece del turismo, in ulteriore au- mento rispetto a quello dello scorso anno. Quindi, dal punto di vista economico, c’è uno scenario com- L ’ Italia, commenta, ha avuto un anno formi- dabile nel 2021, con una crescita del Pil che è stata superiore al 6% e favorevole anche come riduzione del debito, perché la crescita del Pil – conside- rando anche la componente inflazio- ne, dato che il denominatore è il Pil nominale, - ha consentito una rapida riduzione del debito. Fenomeno che dovrebbe continuare quest’anno. Non era una crescita scontata, per- ché in realtà in Europa molti Paesi ad oggi sono ancora parecchio in- dietro nel recuperare il Pil pre Covid, cosa che l’Italia ha già fatto, mentre la Germania è ancora un punto sotto e la Spagna addirittura di tre punti sotto. Quindi, c’è stata effettivamen- te un’uscita felice dalla pandemia, considerando poi che il contagio ha avuto un esito particolarmente pesante per l’Italia. È stato infatti il primo Paese colpito ed ha avuto un lungo lockdown . L’esito è stato molto veloce, anche perché tutto questo dipende dalla natura industriale dell’Italia. C’è sta- ta un’accelerazione molto forte del settore industriale, che l’anno scorso ha registrato un anno d’oro. Lo sce- nario è però cambiato rapidamente per l’industria quest’anno, per via dei costi dell’energia che sono per lo meno quintuplicati, a cui si aggiun- La Rivista Italiche La Rivista · Giugno 2022 7
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