La Rivista

maggioranza preponderante di artiste donne e soggetti non binari ”, dice la curatrice Cecilia Alemani, “ scelta che riflette un panorama internazionale di grande fermento creativo ”. Detto della curatrice, prima donna italiana a rivestire questa posizione, che si ripromette “di dare voce ad artiste e artisti per realizzare progetti unici che riflettano le loro visioni e la nostra società”, merita una segnalazione il fatto che quest’anno si realizza anche il primo College Arte nella storia della Biennale, che si aggiunge a quelli di Cinema, Danza, Teatro e Musica. Al bando di partecipazione hanno risposto oltre 250 giovani emergenti con meno di 30 anni provenienti da 58 Paesi del mondo. Oltre la metà le donne, una maggioranza che si conferma anche nel novero dei vincitori. Sono donne anche le protagoniste dei due Progetti Speciali . All’interno del Padiglione delle Arti Applicate nelle Namibia, Nepal, Sultanato dell’Oman e Uganda. Repubblica del Kazakhstan, Repubblica del Kirghizistan e Repubblica dell’Uzbekistan partecipano per la prima volta con un proprio padiglione. C’è ovviamente grande interesse per il Padiglione Italia allestisto alle Tese delle Vergini in Arsenale, sostenuto e promosso dal Ministero della Cultura, con la curatela di Eugenio Viola. Per la prima volta è presenta il progetto di un unico artista, il romano Gianmaria Tosatti , fresco di nomina come direttore della Quadriennale nella capitale. S’intitola Storia della Notte e Destino delle Comete e attraversa diversi linguaggi artistici e indaga le contraddizioni della contemporaneità e il rapporto tra uomo e natura. La Biennale delle donne “ Per la prima volta negli oltre 127 anni di storia dell’istituzione veneziana la Biennale include una A corollario dei padiglioni in questo periodo si possono incontrare opere in bella mostra all’aria aperta come quelle del francese Richard Orlinsky. Qui vediamo il suo Wild Kong oil (una scultura in resina alt 4 metri) …o quelle iperrealiste di Carole A. Feuerman. Qui Justice, scultura in bronzo, posta nei pressi del Padiglione Centrale Sale d’Armi dell’Arsenale è chiamata a esporre Sophia Al-Maria , artista, regista, scrittrice qataro-americana. Per un progetto che e frutto della collaborazione tra La Biennale e il Victoria and Albert Museum di Londra, giunto alla sesta edizione . Ed è una donna italiana, Elisa Giardina Papa , artista che tratta temi legati a genere e sessualità, a fare l’intervento specifico a Forte Marghera, nell’edificio della Polveriera austriaca. Donne sono pure le vincitrici dei Leoni d’Oro alla carriera di questa 59esima Esposizione Internazionale d’Arte: l’artista tedesca Katharina Fritsch e l’artista cilena Cecilia Vicuña . I luoghi della Biennale: i Giardini…. Hanno una storia che va indietro al 1807 i Giardini, nati come parco per un decreto napoleonico. Nel sestiere La Rivista · Giugno 2022 73

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