La Rivista

Biennale d’arte di Venezia 2022 S littata, causa Covid, dal 2021 al 2022, si è presentata ricca di novità. Innanzitutto la durata: dal 23 aprile al 27 novembre, qualcosa in più di 7 mesi che rendono l’edizione nr 59 la più lunga di sempre. Poi il numero degli artisti: 213 provenienti da 58 nazioni, con 180 prime partecipazioni , 433 opere e oggetti esposti, 80 nuove produzioni. In aggiunta, in giro per Venezia, 30 eventi collaterali. Uno di questi sarà anche pretesto per la riapertura delle S’intitola Il latte dei sogni, è stata inaugurata lo scorso 23 aprile, è curata da una donna italiana, la prima a ricoprire questa posizione, e durerà al 27 novembre 2022. È la 59a Esposizione Internazionale d’Arte. Procuratie Vecchie: per la prima volta dopo 500 anni di storia riapre in parte uno degli edifici più rappresentativi della città, in Piazza San Marco. Ermetico il titolo, The milk of dreams, Il latte dei sogni , mutuato pari pari dal libro di favole della pittrice e scrittrice Leonora Carrington (1917- 2011), secondo Dalì “ la più importante artista surrealista-donna ”. Le figure inventate dall’artista diventano le compagne di un viaggio attraverso le metamorfosi dei corpi, le definizioni dell’umano e del suo rapporto con tecnologia, scienza, natura. “ Molte artiste e artisti contemporanei stanno immaginando una condizione postumana, mettendo in discussione la visione moderna e occidentale dell’essere umano – in particolare la presunta idea universale di un soggetto bianco e maschio “uomo della ragione” – come il centro dell’universo e come misura di tutte le cose” , precisa la curatrice. “ Al suo posto, contrappongono mondi fatti di nuove alleanze tra specie diverse, abitati da esseri permeabili, ibridi e molteplici, come le creature fantastiche inventate da Carrington ”. Altra novità dell’edizione 59 sono quelle che la curatrice chiama capsule del tempo , cinque piccole mostre tematiche distribuite lungo il percorso espositivo al Padiglione Centrale e alle Corderie. Con un allestimento firmato dal duo di designer italiani Formafantasma , le 5 micro-mostre mettono in relazione opere del passato con creazioni contemporanee esposte negli spazi vicini. Si realizza così una modalità trans-storica che traccia relazioni inusuali tra generazioni e si interroga sui meccanismi della storia dell’arte, evidenziandone inclusioni e esclusioni. La prima di queste piccole mostre è in una sala sotterranea del Padiglione Centrale, dove sono esposte artiste delle avanguardie storiche, tra cui nomi come Leonor Fini, Carol Rama, Dorothea Tanning, Remedios Varo . Di indubbio interesse anche la micro esposizione Materializzazione del linguaggio , ispirata alla mostra di Poesia Visiva e Concreta allestita alla Biennale Arte 1978. Che fu una delle prime rassegne apertamente femministe nella storia dell’istituzione, con le poesie concrete di Mirella Bentivoglio. Paesi e padiglioni stranieri Gli storici Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e in altri luoghi del centro storico di Venezia accolgono 80 partecipazioni nazionali. Sono cinque i paesi presenti per la prima volta: Repubblica del Camerun, La Rivista Cultura La Rivista · Giugno 2022 72

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