La Rivista

La Serenissima Repubblica, oltre alla sua secolare storia rivolta verso il mare ne vanta un’altra, meno conosciuta, che ha guardato per qualche tempo alle Alpi e ai Paesi ultramontani. Agli inizi del Seicento, Venezia, minacciata su tutti i fronti volse il suo sguardo verso la Svizzera e i Grigioni, allo scopo di garantirsi un corridoio per raggiungere i paesi europei amici. Quando l’uomo più ricco di Venezia era uno svizzero Hans, Giovanni eGiancarlo Stucky: imprenditori in Laguna L e relazioni tra Svizzera e Venezia Già il 16 agosto 1603, veniva firmato a Davos il primo trattato di alleanza tra la Re- pubblica di Venezia e le tre Leghe grigie, confinanti con il territorio di Bergamo, allora territorio veneto. La conclusione di quel patto rappre- sentava un grande successo della diplomazia della Serenissima che, in pratica, era accerchiata da ogni lato dai suoi avversari storici: a sud dallo Stato Pontificio, a nord dai territori degli Asburgo d’Austria e ad ovest da quelli di Spagna insediati a Milano, senza contare poi che sul mare, no- nostante la cocente sconfitta subita a Lepanto nel 1571, la minaccia turca era sempre in agguato. Con quel trat- tato, la Serenissima, assicurandosi il diritto di attraversamento dei passi grigionesi, usciva da quel soffocante isolamento, aprendosi una via di co- municazione diretta con la Svizzera riformata, con i Paesi Bassi, con alcu- ne città della Germania e soprattutto con la Francia, dove allora regnava l’amico re Enrico IV (1553-1610), il pri- mo monarca francese della dinastia dei Borboni e fiero avversario degli Asburgo. Le relazioni tra le rive della Senna e quelle della Laguna dovevano for- zatamente passare attraverso quelle della Limmat. Sull’asse Venezia-Ber- gamo-Coira-Zurigo-Lione-Parigi iniziava allora tutto un viavai non solo di commercianti e mercenari, ma anche di scienziati e letterati, che erano veri e propri ambasciatori delle rispettive culture. In cerca di alleati contro la triplice congiura , di Austria, di Spagna e della Santa Sede, la Se- renissima concluse diversi accordi di mutuo soccorso anche con Berna e Zurigo. Tra alti e bassi, l’alleanza durò quasi un secolo e mezzo, cioè fino a quando Venezia, chiusa la sua lotta con Mi- lano, non avendo più bisogno né dei grigionesi né degli svizzeri, si scagliò contro quanti di loro esercitavano in Laguna diverse arti e mestieri, in prevalenza come venditori ambulan- ti, pasticcieri e panettieri. Contro di loro fu lanciata allora una vera e pro- pria campagna senofoba. Il 7 agosto 1766, il Senato veneziano emanò un decreto che revocava tutti i privilegi concessi ai 3.000 grigionesi residenti nei suoi territori, impedendo loro così l’esercizio della professione o del me- stiere. Di fatto si trattava di un vero e di Tindaro Gatani La Rivista Cultura Giovanni Stucky una foto dei primi del Novecento. La Rivista · Giugno 2022 66

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