La Rivista

di Nico Tanzi Il dominiodella bellezza e laminaccia del kitsch Quattro passi per ponti e calli fra laBiennale d’arte e la Venezia assediata dal turismo Raccontare questa città in un articolo? Ma è impossibile, chissà quante storie e quanti punti di vista ci sarebbero! ” , commenta un po’ perplesso il giovane dottorando seduto al tavolo di fianco. Il risto- rante, tovagliette di carta e porzioni abbondanti, propone piatti orientali, dall’Afghanistan al Marocco. È a due passi dal Ghetto. Le cameriere sono due studentesse simpatiche. Cucina onesta e prezzi ragionevoli: non ca- pita così spesso, qui a Venezia. Sono arrivato da poche ore. L’auto è rimasta a casa: con Italo e Trenitalia che si fanno concorrenza, le tariffe (almeno negli orari meno affollati) sono più che concorrenziali, e il viaggio da Milano dura sì e no due ore e mezza. In più, eviti il salasso dei parcheggi, e scusate se è poco. Appena fuori della stazione mi ave- vano accolto gli effluvi di fritto pro- venienti dai ristoranti acchiappa-tu- risti della Lista di Spagna: menu a I colori inconfondibili del cielo e del mare di Venezia. Sono gli stessi colori che si ritrovano nei dipinti di Canaletto, Bellini, Giorgione, Tiziano come di tanti altri maestri della pittura veneta. La Rivista Il Belpaese “ La Rivista · Giugno 2022 61

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