La Rivista

degli orologi da parte di Daniel Quare (1649-1724), un orologiaio inglese. La molla e il bilanciere presi insieme sono la chiave per spiegare come John Harrison (1693-1776), orologiaio inglese autodidatta, fu capace di risolvere il problema del calcolo della longitudine, inventando un cronometro marino nel 1761, che contribuì ulteriormente al progresso della precisione degli orologi. Nel 1764/65, Jean Antoine Lepine (1720-1814), un orologiaio francese, escogitò un mezzo per produrre un orologio da tasca che potesse essere più sottile. La sua innovazione ruppe con una tradizione di 300 anni. Meno di cento anni dopo, all’inizio del XIX secolo, Philippe Samuel Meylan (1772-1845) sviluppò il calibro chiamato “de bagnolet” o calibro “rovesciato” che permetteva lo sviluppo di movimenti di 1,18 mm di spessore. Infine, Charles Edouard Guillaume (1861-1938), un fisico svizzero, sviluppò diverse leghe a bassissimo coefficiente di dilatazione, per esempio, l’Invar nel 1896 e l’Elinvar nel 1913, insensibili rispettivamente a variazioni di temperatura o a effetti magnetici e quindi capaci di rendere gli orologi più precisi. In cerca della combinazione perfetta Gli orologi grande complication sono orologi di lusso la cui progettazione e produzione e’ di elevata complessità e richiede un laborioso lavoro manuale da parte di maestri orologiai di grande esperienza, savoir-faire, e talento. Le complicazioni del suono, con indicazione acustica dell’ora (e.g. ripetizione minuti), per esempio, sono alcune delle complicazioni più difficili da creare e alla portata di solo alcune delle Maison di alta orologeria. Ancora più difficile è per il maestro orologiaio decidere quali complicazioni combinare insieme in un grande complication . Raggiungere Fig. 4 - Patek Philippe “5316P-001”. Alle ore 9, all’esterno della cassa, si trova la leva per azionare la ripetizione minuti e indicare l’ora acusticamente. Fig. 5 - Vacheron Constantin: Les Cabinotiers Split-Seconds Chronograph Tempo. Un orologio a doppia faccia che include un tourbillon (a ore 12), una riserva di carica ( anche a ore 12), e un’equazione del tempo (lancetta centrale con terminale a forma di sole). Fig. 3 - Blancpain 1735 “Grande Complicazione”. Sul quadrante sono visibili le indicazioni del calendario perpetuo, fasi lunari, e cronografo rattrappante. La Rivista Visioni del tempo La Rivista · Giugno 2022 58

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