La Rivista

svizzera dei professori e delle profes- soresse d’italiano (ASPI) ed Eleonora Rothenberger , docente all’Alta Scuola Pedagogica del Turgovia e alla Scuola cantonale am Burggraben di San Gal- lo, hanno ricordato che da ormai vari anni i docenti fanno uso del ricco materiale della RSI per l’elaborazione di sequenze didattiche ; Vincenzo Todisco , professore dell’Alta scuola pedagogica di Coira, ha sottolineato come il servizio pubblico mediatico possa contribuire a dare più visibi- lità e prestigio alla lingua italiana in modo da aumentarne il valore (in questo caso didattico), mentre Loren- zo Tomasin , professore di Filologia romanza e Storia della lingua italiana a Losanna, ha portato l’esempio con- creto di un Laboratorio di giornali- smo che propone agli studenti. Le raccomandazioni finali Al termine del Convegno, i parte- cipanti hanno formulato quattro rac- comandazioni all’indirizzo delle au- torità federali, cantonali e comunali, come pure della SRG SSR e agli altri media italofoni presenti Oltralpe: 1. La SRG SSR attraverso i suoi canali valorizza la lingua e la cultura italiana con servizi e programmi rivolti alla presenza italofona in Svizzera. Tale com- pito coinvolge tutte le emittenti radiotelevisive e non solo la RSI, Radiotelevisione svizzera di lingua italiana. Quest’ultima deve però assumere un ruolo più attivo nel programmare servizi e contenuti rivolti agli italofoni d’Oltralpe, senza quin- di indirizzarsi al solo pubblico della Svizzera italiana; 2. In ambito formativo le autorità federali, cantonali e comunali devono riservare maggiore attenzione all’offerta della lingua italiana nelle scuole obbligatorie dando a questo insegnamento uno statuto maggiormente solido rispetto all’attuale offerta di lingua fa- coltativa. A livello liceale poi si ribadisce il principio secondo cui l’italiano deve rimanere una disciplina fondamentale offerta obbligatoriamente agli/ alle studenti/esse, mentre nel settore professionale è da valo- rizzare maggiormente l’offerta dell’italiano, segnatamente in ambito commerciale, anche in riferimento ai rapporti in essere tra la Svizzera e l’Italia; 3. Le cattedre d’italiano presenti nelle università e le scuole uni- versitarie professionali (com- prese le alte scuole pedagogi- che) svolgono un importante compito formativo e di pro- mozione culturale. Esse sono un segno distintivo del nostro plurilinguismo ed è fondamen- tale che il servizio pubblico mediatico si prodighi per dare loro visibilità. Il ruolo di questi istituti deve essere maggior- mente riconosciuto anche dalle autorità responsabili. In questo contesto è quindi da evitare, come purtroppo è già avvenuto per le cattedre, il loro inoppor- tuno ridimensionamento; 4. I media italofoni presenti sul territorio svizzero, e in partico- lare i media del servizio pubbli- co, devono maggiormente con- siderare le nuove forme di co- municazione rivolte al pubblico giovane, offrendo programmi accattivanti in risposta alle loro attese e ai loro interessi. Per maggiori informazioni www.corsi-rsi.ch da sinistra Prof. Toni Cetta, Presidente Ass. dei professori e delle professoresse d’italiano (ASPI), Prof. Vincenzo Todisco, Alta Scuola Pedagogica Coira, Verio Pini (moderatore), Prof.ssa Eleonora Rothenberger, Alta Scuola Pedagogica del Turgovia, Scuola Cantonale am Burggraben di San Gallo, Società Dante Alighieri di San Gallo, Prof. Lorenzo Tomasin, Università di Losanna, Federico Luisetti, Prof. Università San Gallo La Rivista Società La Rivista · Giugno 2022 52

RkJQdWJsaXNoZXIy MjQ1NjI=