La Rivista

stava accanto te le puoi immaginare. Più mi sono sentito chiedere se fossi impazzito, più ho capito che la stra- da presa era quella giusta. “L’industria dell’abbigliamento è tra le più inquinanti e meno sostenibili del pianeta”: puoi approfondire il concetto? Poche persone ne sono consapevoli. Emissioni di gas serra, inquina- mento delle acque, consumo ecces- sivo delle risorse sono solo alcuni problemi ambientali causati dall’in- dustria della moda. Produzione poco responsabile, utilizzo di materiali sintetici, tintura, sovrapproduzione, smaltimento dei rifiuti tessili sono tra le principali cause di questo altis- simo impatto ambientale. Ti dico un dato che mi ha aperto gli occhi anni fa: per produrre una maglietta in cotone servono 2.700 litri di acqua, la quantità che beviamo in 3 anni! È stata la prima informazione che ha stravolto completamente il mio pun- to di vista sulla moda. Vorrei chiarire però un concetto: so- stenibilità non vuol dire solo rispetto dell’ambiente. Esiste anche un pro- blema etico e sociale. Molti lavora- tori all’interno delle filiere di produ- zione vengono sfruttati, sottopagati e lavorano in condizioni di schiavitù e senza garanzie di sicurezza. Que- sto permette a molte aziende di produrre a costi bassi ed aumentare i profitti. La cultura fast fashion è il simbolo di questo problema. Oggi siamo spinti a comprare sempre di più, a cambiare spesso i nostri vesti- ti. Li paghiamo talmente poco che, anche se li usiamo una volta sola e poi li dimentichiamo nell’armadio, non sentiamo di far nulla di sbaglia- to. In realtà il prezzo è molto più alto e lo stanno pagando altri nel mondo, al posto nostro. Quando e come è nata l’azienda? Come mai ti è venuta quest’idea? Defeua è nata nel 2016. Mi ha spinto la mia grande passione per le t-shirt. Ho sempre considerato la maglietta come un poster che cam- mina. Con Defeua ho voluto darle un valore ancora più alto e farla diven- tare un mezzo per dare un contributo positivo e utile alla società in cui vi- viamo. Le grafiche avrebbero dovuto essere l’elemento differenziante, con un grande impatto estetico, ma anche con una straordinaria forza comunicativa. Il brand non è nato come progetto legato alla sostenibi- lità, perchè venendo da altri settori conoscevo molto poco la moda. Lo è diventato dal momento in cui ne ho scoperto il lato “oscuro”, quello poco sostenibile e poco etico. Ho deciso allora che Defeua non sarebbe solo stato il classico marchio streetwear, ma un progetto che potesse andare oltre l’abbigliamento. Defeua : da dove deriva il nome dell’azienda? “ De feua ” deriva dal dialetto ge- novese e significa “ di fuori ”. Ha un duplice significato: il primo è legato Defeua-tshirt-disagree-bamboo-indossato La Rivista · Giugno 2022 34

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