La Rivista

che favorissero il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Anche, se non soprattutto, nei momenti in cui, stante una situazione contingente imprevista e spiazzante, la Camera ha saputo far mergere il tratto distintivo del suo DNA: una grande capacità di adattamento, che, qualora non costretta dall’imponderabilità degli eventi, predilige l’azione alla reazione, pur non disdegnandola ogni qualvolta si rende necessaria, coltivando l’ambizione di saper cogliere le opportunità che derivano dai cambiamenti. A tal proposito, ne sono degna conferma le misure adottate durante la pandemia, che, accanto alla costante ricerca di nuove modalità operative, hanno segnato una rilevante accelerazione dei processi di digitalizzazione, da cui è derivata una naturale revisione della strategia. Esempi concreti in tal senso saranno illustrarti dal segretario generale. È avendo ben chiara quale sia la missione della Camera di Commercio, sostanzialmente una tessera del grande mosaico in cui si concentra una parte rilevante della proiezione del nostro Paese al di fuori dei confini nazionali, contribuendo a definirne la reputazione – oggi più che mai ritenuta fondamentale – che ho privilegiato quelle azioni e tessuto quelle relazioni che rappresentassero una volontà concreta di agire di concerto con enti e istituzioni che, pur con specificità proprie, perseguono la stessa nostra missione. Vincenzo di Pierri con l’allora consigliera federale Eveline Widmer Schlumpf in occasione di un déjeuner d’affaire italo-svizzero. La Rivista · Giugno 2022 29

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